1. Realtà quotidiane di tutte noi - la mia realtà cap. 1


    Data: 19/03/2019, Categorie: Etero Autore: meridiana90, Fonte: Annunci69

    Il mio uomo è appena tornato da lavoro, tutto sporco, con una gran voglia di scaricare tutto lo stress della pesante giornata. Entrando, va diritto in bagno, per spogliarsi li, mi trova china sull'armadietto basso a preparagli le tovaglie pulite. Contento di rivedermi sorride e mi saluta a modo suo con una "liberatoria" palpata di natiche a palmo aperto.
    
    Sotto al vestitino blu, compiaciuto di non "trovare nulla", di avermi trovata ad aspettarlo, senza gli slip, mi spinge in ginocchio sul tappeto del bagno, davanti allo specchio grande. Punendomi per l'impudica sorpresa, lo tira fuori e facendomi girare, decide di scoparmi la bocca, infilandomelo, eccitato come un toro, in un colpo solo, quasi fino alla gola.
    
    Proferendo parole dolci e volgari, lo entra e lo esce ritmicamente spingendolo ad ogni colpo, sempre più in fondo che può, sbattendo le sue grosse palle sul mento, eccitandomi ancora di più.
    
    Aumenta la mia voglia, tanto che vede la mia mano tentare di raggiungere il mio sesso per soddisfarmi, ma lui, in modo deciso, mai doloroso, prende a sculacciarmi proferendo parole dolci e volgari allo stesso tempo.
    
    Soddisfatto, del trattamento che mi stava riservando, lo tira fuori dalle mie fauci tutto filante ed inzuppato di saliva, facendomi riprendere aria.
    
    Mi gira intorno, osservandomi cagna e sottomissiva, mi ama, così, dopo avermi alzato la gonna, lo vedo dallo specchio, mettersi dietro di me, spingendo con decisi colpi di bacino, allargandomi le chiappe ...
    ... fiero, me lo butta dentro la fica fradicia, donandomi scosse di intenso piacere.
    
    Adesso, ben infarcita, vengo ripetutamente, colando sul tappeto come una mignotta, tutta bagnata, stanca di aspettarlo, sditalinandomi da tutto il giorno, fantasticando sul comando che la dominatrice ci aveva dato: "per questa settimana fatelo ovunque, ma mai a letto!".
    
    Le cose tra noi, infatti, non sono sempre andate così bene. Forse una volta al mese, mi cercava, quando proprio, sentiva che ne avevo bisogno, pensava di lenire la mia insoddisfazione, regalandomi "due colpi", al buio. Senza neanche aspettarmi venire, interrompeva il coito, stanco di me, finendo per scaricarsi sulla pancia con due menate.
    
    Poi schiena contro schiena, insoddisfatti. Era una routine che andava avanti da quindici anni, anni che seppur pochi non si contano più.
    
    Aldo, mio marito, è un muratore. La vita lo sta mettendo a dura prova, perchè il suo mestiere lo costringe a stare troppo tempo lontano da me, per oltre dieci ore al giorno. Anche se stressato dal suo lavoro è un uomo "duro", che sopporta bene la fatica. Ha un grande senso del dovere e valori profondi trasmessi dalla famiglia cattolica. Pur sempre "maschio", visto le lunghe astinenze dal mio corpo, non si negava comunque ai suoi bisogni fisiologici: calendario di nudo dietro i sedili del furgone e quattro giornaletti pornografici nel vano porta oggetti. Li notai un pomeriggio mentre cercavo dei documenti da portargli dal commercialista, stavano sotto le ...
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