1. Sara… Souvenir de la France


    Data: 17/03/2019, Categorie: Etero Sensazioni Sesso di Gruppo Autore: Countach, Fonte: RaccontiMilu

    Che non si vive di ricordi &egrave una gran bella verità.
    
    Ma ci sono particolari momenti, che coincidono con eventi occasionali in cui questi riaffiorano vivi quando meno te l’aspetti, come un fuoco che si accende spontaneamente covato per anni sotto la cenere.
    
    Siamo a metà luglio 2012, mi trovo su un pulmino con un gruppo di 15 amici diretto a Carcassonne, Francia meridionale, per incontrare amici locali conosciuti anni prima e per visitare la cittadella fortificata Patrimonio dell’umanità dal 1997.
    
    Tra le mani una guida turistica illustrata che sfoglio con grande interesse e che mi apre improvvisamente una porta sul passato.
    
    Nell’estate di parecchi anni fa si giocava nel cortile della nostra casa in campagna, costruendo rudimentali armi medioevali: archi con rami di nocciolo e spago, frecce, spade e scudi con cui combattere epiche battaglie nei boschi vicini.
    
    Ogni volta qualcuno tornava a casa con ginocchia sbucciate ed ammaccature varie, per la gioia dei genitori. Momenti indimenticabili trascorsi nei lunghi pomeriggi estivi con gli amici di sempre, alcuni dei quali sono oggi presenti sul Daily preso a noleggio. Tra loro spiccava un’amica speciale, Sara che all’epoca aveva l’onore (e l’onere) di interpretare il ruolo della principessa guerriera in quel fantasioso mondo di castelli, di draghi e di indomiti cavalieri.
    
    Sara era una ragazzina atipica, vestiva a dir poco in modo casual, generalmente in jeans e t-shirt e non amava truccarsi/atteggiarsi come ...
    ... la maggioranza delle sue coetanee; preferiva piuttosto unirsi al nostro gruppo e, da bravo maschiaccio, ci forniva sempre qualche dritta su come realizzare frecce più veloci e spade di legno più realistiche, utilizzando i colori metallizzati che suo padre gentilmente ci offriva.Una tipa in gamba insomma…
    
    Sembrava mostrare indifferenza verso i ragazzi…. in pratica lei ERA uno di noi…
    
    I pomeriggi di quell’estate volarono via felici come pure quelli delle estati che seguiranno, con la cerchia inseparabile…. e con Sara.
    
    Non posso nascondere che lei fu il mio primo ‘platonicissimo” amore, ma la mia naturale ritrosia a manifestare questo sentimento, unita ad una buona dose di timidezza hanno fatto sì che tutto rimanesse confinato nel mio immaginario adolescenziale… un’amicizia molto speciale e niente di più…
    
    Oggi intorno a me si avverte un’allegria incontenibile…. c’&egrave un clima rilassato… voci, risate, battute, canzoni stonate e qualche suoneria di cellulare sono la colonna sonora della nostra trasferta francese.
    
    Sono assorto nei miei pensieri e, con la testa appoggiata sul finestrino, non riesco fare a meno di ricordare buona parte degli episodi che in passato ci hanno fatto divertire ed anche un po’ rifllettere.
    
    Penso anche alle esperienze affettive del passato… il confronto con l’altro sesso… si poteva passare dall’euforia dei “passi avanti”, ai momenti bui, amplificati dalla ipersensibilità emotiva che la giovinezza impone.
    
    Ognuno di noi avrebbe mille ...
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