1. Racconto 7 : Gambe lunghe e…..


    Data: 15/03/2019, Categorie: Etero Autore: 1945, Fonte: RaccontiMilu

    ... agevolmente da quel culo come fosse una normale scopata. E continuo a scoparmele normalmente suggerendo, e se non lo fa lei lo faccio io , di masturbarsi. Aspetto che raggiunga l’orgasmo e a seguire vengo io riempendolo il culetto di sperma. Dopo quella volta anche nei successivi incontri la inculo seguendo sempre la stessa modalità dell’utilizzo dell’olio . Non utilizzo l’olio se mi rendo conto che possa accogliere il mio cazzo senza dolore. Mi piace scoparle alla pecorina e visto la mia altezza (scarsa) le faccio sporgere il culo dal letto ed io in piedi spingo….. Purtroppo con le mani non arrivo a stringerle le tette, ma riesco a tenerle per i lunghi capelli (se li hanno lunghi) facendole inarcare per sentire più a fondo il mio uccello Nessuna si è mai lamentata della misura del mio uccello a conferma che la vagina è elastica e si adegua volentieri… Ma voglio raccontarvi una delle mie più belle esperienze con una modella. Tutte le parole ed esortazioni che ci scambiammo furono in inglese ,per praticità li riporto in italiano. Aveva ventidue anni ,alta e magra, la pelle ambrata e lunghi capelli neri; per la prima volta provava a sfilare a Milano. Dopo alcuni giorni della sua permanenza a Milano diventa quasi una abitudine che venga a casa mia per rilassarsi con sauna ed il resto. Una sera ci siamo messi a guardare la tv sul divano come facevamo di solito. Lei era appoggiata a me, con la testa sulla mia spalla. Le teste erano vicine e non so come iniziammo a baciarci. ...
    ... Cominciai a toccarle il seno mentre lei appoggiava una mano sul mio petto. Le tolsi la maglietta e il reggiseno e iniziai a baciare le tettine e lei parve apprezzare. Bruciai le tappe e mentre le succhiavo i capezzoli slacciai i miei pantaloni facendo uscire il mio già duro cazzo. Esagerai. Mi spostai ponendole le mani sul capo e la invitai gentilmente verso il basso ( ero infoiato e non pensai che avrei potuto perdere l’opportunità), ma lei si spostò e senza parlare si inginocchiò davanti a me, mi tolse pantaloni e mutande e iniziò a succhiare il mio cazzo duro. Non appena lo prese in bocca, pensai “cazzo, questa sa fare un pompino”. Mi segava l’uccello e continuava a passare la lingua intorno alla cappella . Mi massaggiava le palle, sempre continuando a ciucciarmi l’uccello. Bellissimo! si infilava tutti i miei quattordici centimetri in bocca, dopodiché strinse il seno sul mio pene e iniziò a farlo scivolare tra le tette. Mi godetti quei passaggi, ma non volevo godere così. La feci alzare in piedi e le tolsi pantaloni e mutande lasciando la bellissima figa all’aria aperta. La feci distendere a gambe aperte sul divano ed iniziai a leccarla e lei cominciò a lanciare qualche gemito di piacere. Dopo averla leccata per una decina di minuti mi infilai il preservativo e infilai delicatamente il pene nella sua vagina. Era la prima volta che sentiva il mio membro dentro di se, ma la piacque moltissimo e iniziò a gemere come una troietta. Non appena presi il ritmo giusto iniziai a muovermi ...