1. LA CAMORRISTA


    Data: 14/03/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: strapps, Fonte: RaccontiMilu

    LA CAMORRISTA.
    
    Questo &egrave un racconto di pura fantasia, ogni riferimento a persone, luoghi o cose &egrave puramente casuale o usato a fine di creare un contesto realistico, ma non reale.
    
    Quando rividi il mio vecchio amico Amedeo alla stazione di T.una mattina presto, non immaginavo che la mia vita sarebbe cambiata radicalmente. Amedeo era stato mio coinquilino ai tempi dell’università di P. tre anni. Adesso faceva l’avvocato. Mi invitò a mangiare una domenica a casa sua a N. ci andai e mangiai assieme a molti suoi parenti. La famiglia di Amedeo era agiata, erano tutti avvocati o robe del genere, ma si diceva che alcuni suoi membri fossero vicini alla camorra. Il pranzo fu ricco e tranquillo, dopo il caff&egrave noi uomini ci trasferimmo in salotto a fumare sigari e bere brandy. Finii per caso vicino ad un signore distinto, alto, molto magro che si presentò come lo zio di Amedeo. Lo salutai e lui mi chiese che lavoro facessi. Lo fece per pura cortesia e non sembrava minimamente interessato alla mia risposta.
    
    ‘Oh, mi arrangio. Insegno italiano agli stranieri 3 sere a settimana. Correggo bozze per una piccola ca19sa editrice ‘ dissi mentre lui annuiva distratto, preso a riaccendersi il sigaro massiccio ‘ e insegno dizione a due attrici..’ lui smise di accendersi il sigaro e mi ficcò gli occhi addosso, di colpo interessato alle mie parole.
    
    ‘Dizione? Cio&egrave? Insegni a pronunciare bene le parole?’
    
    ‘Sì, esatto. Ad una insegno anche un po’ l’italiano, &egrave ...
    ... un’inglese con velleità di attrice e..’
    
    ‘Fammi capire: tu aiuti le persone a parlare meglio in italiano?’
    
    ‘Sì, possiamo dire così e..
    
    ‘Interessante’..scusa un attimo devo fare una telefonata…’ e si alzò di colpo lasciandomi lì a fumare coi parenti di Amedeo.
    
    *
    
    Nel pomeriggio rientrai a F. andai a correre per smaltire le tossine del pranzo e poi feci una bella doccia. Quindi mi preparai per andare al Mr.Domingos: camicia chiara, pantaloni stretti e profumo francese. Mr.Domingos era un locale vicino al mare. Era stato il mio terreno di caccia per tardone per tutti gli anni dell’università. Ci venivo da solo, lasciando i miei coinquilini alle feste rasta, ai centri sociali, ai concerti punk. Io venivo qui un paio di volte al mese a rimorchiare donne over quaranta. Mi vergognavo della cosa con i miei amici, così la nascondevo, ma amavo scoparmi le tardone. Erano dolci, sexy, materne, decise. Trombavo a casa loro o il più delle volte nella mia Golf del ’82, nel parcheggio del Mr.Domingos, a tarda notte, mezzi ubriachi. Amplessi violenti, rapidi ma sensuali. Le donne venivano eccitate e sorprese dal mio ardore, le baciavo e cullavo, le riempivo di attenzioni e belle parole, le adulavo e loro ridevano e si sentivano di nuovo vive e giovani. Mi facevano bei pompini nei cessi e le prendevo da dietro nella mia Golf. Ebbi anche una relazione stabile con Ramona, una cinquantenne che aveva un marito geloso ed enorme, lo conobbi persino una sera, era alto e baffuto. Lei i ...
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