1. Una famiglia accogliente – Capitolo 16 – Una famiglia felice


    Data: 10/03/2019, Categorie: Etero Incesti Sesso di Gruppo Autore: Minstrel, Fonte: RaccontiMilu

    Seguendo il ritmo dei colpi di Lorena, Sonia muoveva la sua testa lungo l’asta del mio cazzo, spingendolo tutto dentro di lei.
    
    L’accarezzai la guancia: “Brava la mammina! Anche mentre te lo sbattono dentro, sei sempre la migliore a prenderlo in bocca”.
    
    Sonia alzò lo sguardo, i suoi occhi incrociarono i miei. Mi faceva impazzire quando lo faceva.
    
    La presi per i capelli, ai lati della testa, l’afferrai decisa e cominciai a muoverle velocemente con dei colpi secchi.
    
    “Ingoialo tutto Sonia, tutto!!!” ansimavo.
    
    Lorena continuava a spingere dentro la figa della mamma il cazzo in lattice. Il triangolo con Sonia in mezzo durò per svariati minuti, fino a che non tirai fuori il cazzo dalla sua bocca.
    
    “Sei stata bravissima” le dissi sbattendoglielo piano sulle labbra.
    
    Sonia sorrise, mentre Lorena si fermò, tirando fuori il fallo, e stendendosi sul letto.
    
    Mi abbassai su Sonia, e le sussurai qualcosa all’orecchio.
    
    “Sei stanca piccola mia?” disse Sonia girandosi verso la figlia.
    
    Lorena annuì.
    
    Salii anche io sul letto, mi inginocchiai dietro Sonia. La presi per i fianchi, e piano le infilai il cazzo dentro la figa.
    
    “Scivola che è una meraviglia, sei davvero una cavalla da monta” dissi ridendo.
    
    Sonia mi sorrise, poi si riabbassò sulla figlia. Le diede un bacio sulle gambe, poi fin su, a salire, fino a giungere ai suoi fianchi.
    
    Lorena all’inizio non si accorse delle intenzioni della mamma. Troppo tardi quando Sonia cominciò a leccarla tra le ...
    ... gambe.
    
    “Mamma…” ansimò Lorena stringendo i pugni.
    
    Sonia le succhiava con maestrai il clitoride, poi la leccava piano, senza strafare, senza fretta.
    
    Anche io mi adeguai, spingendo il mio cazzo dentro di lei piano, godendomi ogni centimetro del suo corpo.
    
    Lorena ansimava, stringendo nei pugni i cuscini.
    
    “Hai un culo stupendo Sonia – dissi dandole una pacca sul sedere – anche se quello di Lorena ti batte”.
    
    “Ma dai, davvero?” disse Sonia mentre aveva momentaneamente smesso di usare la bocca.
    
    Lorena mi sorrise, per poi tornare ad ansimare: Sonia le aveva infilato due dita dentro, che muoveva con velocità.
    
    “Direi che è giunto il momento di sbattertelo fin nello stomaco, vero?” le dissi stringendo i fianchi.
    
    “Che aspetti” mi disse Sonia girandosi.
    
    Cominciai a spingerlo con forza dentro di lei. Ogni colpo un gemito di Sonia, ogni colpo un gemito di Lorena. Le mie due donne erano entrambe davanti a me, nude, ai miei comandi.
    
    Continuai a spingere come un ossesso. Sonia non leccava più la figa della figlia, ma semplicemente urlava ad ogni colpo.
    
    “Che dici Lory, le vengo dentro?” dissi rivolgendomi a Lorena che teneva il viso della madre tra le mani.
    
    Lorena annuì.
    
    Strinsi le mani sui fianchi, sbattendo violentemente il mio bacino sul suo culo. L’orgasmo non era troppo lontano.
    
    “Riempimi tutta – ansimò Sonia – ti prego riempimi di sperma”. Dopo un paio di minuti sentii l’orgasmo arrivare, e lo sperma caldo spruzzare dentro Sonia.
    
    “Oddio – disse Sonia ...
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