1. …che me ne capitavano tutti i giorni quando le Sig


    Data: 09/03/2019, Categorie: Anale Prime Esperienze Voyeur Autore: luisa88, Fonte: xHamster

    Rientrando a casa con il mio inseparabile scooter, il cellulare continua a squillare. Aprendolo inizio la lettura, mia mamma che non c’è perché va a mangiare fuori con due colleghe, Anna mi avvisa che non ha ancora finito di lavorare, i nostri rapporti si stanno raffreddando di brutto, tutte le scuse sono buone per non vederci, sono un po' rattristato, però sotto sotto… e questa sera non ha voglia di uscire. Giulio ‘se dopo cena ci vediamo per bere una birretta’. Rispondo, confermo la mia disponibilità, volevo proporgli visto che ero solo di andar al Bar della Mimosa -“una delle proprietarie è la Giò futura sua suocera” di andar a farci un panino come hai vecchi tempi della scuola. Rientrando, trovo ad aspettare l’ascensore Enrica che rientra dal lavoro, ormai Nicolò dopo la scuola materna sta con i nonni fino al rientro dei genitori, mi abbraccia come se fosse anni luce che non ci vediamo, colgo l’occasione per palpare il suo sedere “quanti sogni ed altro… mi sono fatto pensando alla sua conquista” in un attimo l’ascensore si ferma, ed io devo scendere Lei in un orecchio dopo avermelo morsicato mi bisbiglia “ho il ciclo” candidamente “avvisami che mi libero e preparo”. Sempre una gran bella donna, ci baciamo.
    
    Entrato in casa mi spoglio, e mi faccio una doccia conversando con il mio fratellino che era venuto duro, mi asciugo, mi rivesto. Inforco lo scooter e vado al bar molto in anticipo, dal bar escono due clienti ed entro sento la porta del bagno chiedersi e mi vado a ...
    ... sedere sul solito tavolino che domina il bar essendo leggermente rialzato dopo un paio di minuti esce la Giò che guardandosi allo specchio sistema la gonna. “nel sistemarla non accorgendosi della mia presenza la alza facendomi vedere le mutandine che indossa. Abbasso lo sguardo per non farmi vedere che l’osservavo e la saluto mi viene ad abbracciare, facendomi mille domande. Giovanna, 60 kili 1,60 l’altezza una buona terza qualche tatuaggio sulle braccia, anni 50 madre di tre figli, due lavorano al bar con lei e la socia, separata da circa due dal marito; una Signora palestrata. Si siede e mi domanda se voglio mangiare certamente rispondo un panino di quelli come sa far lei ed una birretta. [Nella cerchia delle mie conoscenze è una delle poche persone che non ha mai avuto bisogno della mia opera, né è conoscenza per via della figlia Alessia ragazza di Giulio] Mentre si chiacchera mi prepara il panino, mi serve e vado a sedermi nel mentre entrano altri clienti e il nostro discorso si interrompe. Arriva Giulio ordina da bere, parliamo che ormai lui rientra in paese una volta alla settimana per il resto è impegnato con suo padre nell’azienda della zia, alle undici ci alziamo paghiamo e rincasiamo. Il mattino sveglia alle sette, niente colazione perché visto che i primi appuntamenti sono stati annullati vado al Trasfusionale. Sono il primo, molto bene dopo pochi minuti arriva una bella signora giovane tra i trenta/trentacinque anni forse nemmeno ci arriva, maglietta bianca una ...
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