1. Lo stripper e il buttafuori (enrico) (2)


    Data: 07/03/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: crigio, Fonte: Annunci69

    ... harness e degli stivali, ma, invece di uno slip, ha un sospensorio che gli lascia scoperte le chiappe. Adesso che lo vedo nudo mi fa un po' impressione: è una montagna di muscoli, il che si addice ad uno che fa il suo lavoro, ma al tempo stesso è molto accattivante e sinuoso, forse perché non è tarchiato ma, anzi, molto alto, direi ameno uno e novanta. I capezzoli spuntano dalle cinghie di cuoio già turgidi ed estrusi ed avrei voglia di leccarli, succhiarli e morderli per vedere che effetto gli fa.
    
    Come se mi avesse letto nel pensiero, si accarezza il petto e mi domanda: "Ti piacciono?". Abbassa lo sguardo sul suo torace e poi risolleva il volto fissandomi con libidine. "Vuoi cominciare da questi?", mi chiede ancora. "Adoro farmeli maltrattare. Godo da pazzi con le mie tettine!", ammette, e si lecca i polpastrelli dei pollici e si accarezza le areole, lucidandole ben bene con la sua saliva. "Dai, avvicìnati! Lavorameli!".
    
    Era proprio quello che volevo, quindi non me lo faccio ripetere. Però non gli do subito soddisfazione e mi chino su quello destro dandogli un leccata furtiva. Lui si irrigidisce e trema, inspirando e chiedendo gli occhi. "Oh, sì!", geme. Do un'altra leccata, questo volta con la lingua spalancata, prendendo bene tutta la tetta. Quindi, apro la bocca e accolgo l'areola tra le labbra, iniziando a succhiarla. I suoi gemiti aumentano di frequenza e di volume e mi afferra per la nuca tenendomi stretto al suo petto. "Sì, cazzo! Succhialo! Così! Mmmmm!", ...
    ... mugola, mentre le sue membra vibrano di piacere.
    
    Lascio andare il capezzolo e, leccando verso l'alto, ripercorro tutto il sentiero che va dall'harness al suo orecchio. Quando passo dal collo rantola e grugnisce e, quando arrivo al lobo, emette un sospiro che riempie tutta la cantina e fa eccitare anche me. Mentre gli mastico il padiglione, il suo respiro accelera e, quando gli strizzo la tettina sinistra tra pollice e indice, una sua mano mi agguanta il pacco gonfio e me lo massaggia lentamente.
    
    All'improvviso, in un picco di libidine, mi afferra per le spalle e mi allontana da sé. Si inginocchia di scatto, con un suono delle rotule sul pavimento che non so come non se le sia rotte, e mi agguanta le natiche. Incolla la faccia al mio pube e comincia ad annusarmi le intimità attraverso lo slip di latex. Quindi, estrae la lingua e lo insaliva ben bene rendendolo così lucido che brilla alla luce fioca della sola lampadina che illumina la stanza.
    
    Le sue dita si infilano nell'elastico del mio intimo e, tirando in fuori e verso il basso, mi libera il cazzo. Sono ancora barzotto e quindi la minchia e lo scroto penzolano davanti al suo naso. Lui rimane lì per qualche secondo in adorazione e poi spalanca le fauci in modo quasi innaturale ed ingoia tutto il mio apparato, verga e coglioni, senza alcuna difficoltà. Resta attaccato al mio ventre e solleva lo sguardo, fissandomi provocatoriamente. Sento la sua lingua che lecca e frusta i miei ammennicoli, e l'asta non può fare altro che ...