1. Scena del crimine


    Data: 28/02/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69

    (Racconto n. 97)
    
    Nel mio palazzo è successa una vicenda di cronaca nera. Il professore che abitava al piano terra è stato ammazzato da un ragazzo che si era portato a casa. La polizia indaga ed i condomini non parlano che di questo. Persona sempre molto gentile con tutti, della sua omosessualità non parlava ma lo sapevano tutti, per via dell’andirivieni di giovani nella sua casa, che ha l’entrata indipendente dal giardino condominiale.
    
    Un giorno, con me si era spinto un po’ oltre, facendomi capire che gli interessavo, ma lui non interessava a me, per cui gli dissi che non era il caso. Ammetto che aveva un suo fascino. Era professore universitario, molto colto, ma decisamente brutto ai miei occhi. So di essere omosessuale (passivo) anch’io e non me ne faccio un problema. Per tutti sono un bravo e bel ragazzo di 23 anni che vive con i genitori e studia all’università (facoltà diversa da quella del professore assassinato). Forse sono un po’ bassino ma proporzionato, tanto che sembro più giovane.
    
    Le mie avventure le vivo nei bagni della facoltà od in quelli della biblioteca.
    
    Sempre con ragazzi miei coetanei o poco più, ma il mio ideale è sempre stato un uomo maturo, forte, deciso, peloso, più grande di me di almeno una generazione, che mi sapesse sottomettere sessualmente. Sembro calmo, ma se mi scaldo divento una troia allupata delle peggiori. Faccio dei pompini con l’ingoio che sono capolavori (a detta di tutti quelli che l’hanno ricevuto) e mi faccio scopare come ...
    ... una vacca, godendo nel far godere il maschio di turno, che puntualmente vuole rivedermi per sbattermi altre volte. Sono selettivo nel concedere il mio corpo, ma quando lo faccio sono un vero campione di troiaggine.
    
    Quella mattina la donna delle pulizie aveva scoperto il cadavere ed i carabinieri hanno subito cominciato ad interrogare porta a porta tutti gli inquilini del palazzo. Di mattina il più delle volte sono ai corsi, mentre il pomeriggio sono a casa a studiare da solo perché i miei lavorano tutti e due in uffici diversi ma staccano alle 17. Beh, non sempre studio. Ritaglio i miei spazi per sentire la musica in cuffia, giocare al computer, intrattenermi su Facebook o guardando qualche sito porno. Quest’ultima cosa la faccio raramente perché poi sono costretto a segarmi, mentre io preferisco la carne vera e sborro bene solo mentre qualcuno mi si ingroppa a dovere.
    
    Siamo in primavera inoltrata e già fa abbastanza caldo, così quel pomeriggio avevo addosso solo una t-shirt bianca e dei boxer coloratissimi, come piacciono a me, quando qualcuno suona alla porta. Senza pensare al mio abbigliamento non certo castigato, vado ad aprire nello stesso momento che chiedo
    
    “Chi è?”
    
    “Carabinieri signora… ohhh scusami… ho pensato che fossi una donna. Scusami”
    
    “Non si preoccupi. Non è la prima volta. Lo so, la mia voce è abbastanza leggera, forse perché non fumo”.
    
    La mia risposta è scattata automaticamente. Ci sono abituato. Ma poi ho realizzato che davanti a me si era ...
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