Patrasso, in traghetto, con i due amici arriviamo al porto e alla prima tappa
Data: 25/02/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Alvertn, Fonte: Annunci69
... che vorrebbe sborrare dentro, dita che mi aprono sempre di più.
Si raddrizza, abbandona il mio buchetto “vieni indietro, forza dai che ti inculo adesso.”
Io arretro e quando sento la sua cappella sulle chiappe mi avvicino dolcemente e quando la posiziona giusta allora arretro deciso e mi entra senza problemi, e la faccio arrivare fino in fondo, tutta dentro, tutta in me, tutta sino alle palle.
Riesco a scoparmelo per 2/3 colpi, poi mi prende ai fianchi e mi blocca, ed inizia lui a scoparmi con voglia, con desiderio, con foga
Respira profondamente e contemporaneamente con affanno. Renzo si posiziona in piedi davanti a me e mi piazza il cazzo sulle labbra, Bagnato e caldo di culo.
Apro e si mette a scoparmi come se non fosse appena venuto, come se non avesse appena riempito Renato, riempito il culo a renato.
MMMM uno che ti scopa il culo assieme ad uno che ti scopala bocca è splendido e le senzazioni ed i piaceri si sommano e godo sempre di più.
I respiri sono come treni a vapore, le urla e i discorsi “dai troia, forza troia, … godo troia. .. non smettere troia ecc”
Sono continui, vari e costanti. Ora li sento e vengono quasi assieme. Riempito culo e bocca con getti fluidi, caldi e vogliosi.
Renzo finito di sborrarmi in bocca poggia la sua mano sul mento e mi alza il viso e mi bacio con lingua profondamente e passionalmente. Meraviglioso bacio
Renato esce e mi lecca il culo e la sborra che mi esce.
Ci fermiamo, riprendiamo fiato. Renzo guarda ...
... l’ora e” forza, ci prepariamo e poi abbandoniamo la cabina. Doccia in tre, che non ci si stà ma ci proviamo ugualmente.
Poi ci si veste, si fanno i bagagli e si risale percorrendo a ritroso il percorso della sera prima sino all’accettazione.
Renato consegna la chiave e andiamo a fare colazione al bar
Seduti facciamo colazione e poi discutiamo cosa fare e dove andare. Io propongo di andare al campeggio di Killini perché è vicino al porto, ma sulla costa esterna e quindi mare pulito. L’attracco a Patrasso è per le 12.30 ma normalmente prima di uscire dalla pancia del tragetto ci vogliono 45 50 minuti.
Sia Renzo che Renato accettano e ci organizziamo. Renzo decide di salire in auto con me per uscire, in modo che una volta fuori riconosca l’auto di Renato e si prosegua assieme.
Programmiamo il navigatore così non dobbiamo stare concentrati sul tragitto.
Quando si entra al porto di Patrasso, l’altoparlante annuncia in più lingue di andare nei ponti garage e salire in auto ma non accendere i motori.
Tutti è tre ci inviliamo lungo le scale che portano al ponte garage, e usciamo allo stesso ponte e allo stesso alto.
La mia auto la trovo subito, è vicina alla porta mentre Renato deve passare, o meglio strisciare fra i mezzi per raggiungere la sua e a fatica riesce a salire per lo stretto spazio lasciato per aprire la portiera fra le auto. Si entra comodi sono dal lato del guidatore e faccio salire Renzo che si sposta dal sedile di guida a quello del passeggero. ...