1. Tappabuchi 2 - La seconda mamma


    Data: 08/11/2017, Categorie: Masturbazione Autore: Key7, Fonte: EroticiRacconti

    Papà ce la presentò come “mia amica” ma era evidentissimo che quei due scopavano. Lo si intuiva dagli sguardi, dalle movenze, dagli ammiccamenti. Bella non era di certo e nemmeno simpatica. Sembrava la classica quarantenne un po' ignorante troppo presa a nascondere i segni del tempo sotto a chili di prodotti estetici e a enfatizzare il suo corpo con gonne troppo corte e tacchi troppo alti.
    
    Vedova come papà aveva troppo lo stile da donna “sapiente” che sapeva già tutto anche se poi nella realtà dubito avesse finito le scuole medie. Quando parlava gli strafalcioni erano all'ordine del giorno.
    
    Di positivo, lo ammetto, aveva due belle bocce. Minimo un'ottava che stava strizzata malamente sotto alla camicetta e che non mancai di ammirare a lungo.
    
    Non credo di averla presa in antipatia per partito preso. Non avevo questioni irrisolte tipo il rifiuto di sostituire mamma o cose simili, ero più che concorde che un uomo di quarantadue anni ancora belloccio e attivo avesse voglia di una compagnia femminile stabile tanto meglio se bella tettona.
    
    Eppure quando papà mi disse che nel giro di qualche giorno Maria sarebbe venuta ad abitare da noi e che in seguito si sarebbero probabilmente sposati mi venne voglia di fare karakiri col coltello del burro.
    
    Io però in famiglia contavo poco o nulla, in fondo era il lauto stipendio di papà a mantenere tutti quanti e quindi si stava ai suoi ordini.
    
    Così eccoci tre giorni dopo il mio diciottesimo compleanno. Un compleanno misero ...
    ... festeggiato con una torta del supermercato comprata dalla badante e con Maria che cantava stonata “tanti auguri”. Una busta di papà ancora in Cina per lavoro con un biglietto “Tanti auguri ometto” e duemila euro cash che facevano da regalo unico.
    
    Siccome faccio gli anni a inizio luglio non dovevo nemmeno andare a scuola e più avanti sapevo già che sarei andato al mare da zia quindi tutto sommato, con le tasche piene, dovevo solo decidere che fare di me stesso. Potevo pure dirmi felice ma mi sentivo troppo, troppo solo e in più avevo una voglia di scopare che mi faceva scoppiare.
    
    Andai al bar da Gianna sperando che fosse in buona e, come spesso accadeva, mettesse il cartello torno subito e mi portasse nel retro a far una bella sveltina.
    
    Avevo già il cazzo duro sognando la spagnola che mi avrebbe fatto fra le sue poppe ma, sorpresa, era chiuso per ferie. La cara barista era partita per la Puglia dove di certo qualche bagnino stava facendole quello che avrei voluto farle io.
    
    Così tornai a casa anche perchè avevo il cazzo teso sotto ai pantaloni e non c'era modo di placare la voglia. Avevo giusto dei file avi scaricati da internet di donne mature e formose che sarebbero stati perfetti. Una di loro, fra l'altro assomigliava molto a Nania.
    
    Non c'era altra scelta. Mi sarei fatto la mia bella pippa e se poi non fosse bastata magari stasera mi sarei fregato la macchina di papà dal garage (non era la prima volta) e una battona nigeriana in tangenziale la potevo sempre ...
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