1. 30 anni di gelosia


    Data: 07/11/2017, Categorie: Voyeur Maturo Autore: lorenzoz68, Fonte: xHamster

    ... provocò in lei una maggiore eccitazione che si tradusse in una penetrazione sempre più agevole e lubrificata con l’inconfondibile rumore ritmico della penetrazione bagnata.
    
    “Cucciola ti amo, ti amo da sempre”. Persi il controllo e mi ritrovai a invaderla del mio seme enormemente fertile da ragazzo di venti anni. La sua vagina ricevette tutto il mio carico e il suo utero lo accolse come l’acqua per l’assetato.
    
    “Signora lei è incinta e aspetta due gemelli, complimenti!”
    
    Questa notizia spiazzò Giorgia che scoppiò a piangere. In auto prese a singhiozzare indirizzandomi insulti: “Sei un porco, sei riuscito a farmi lasciare l’università, era quello che volevi! Con tre bambini come farò a proseguire gli studi?” Pianse e si mise a letto.
    
    Per qualche tempo dormii nella camera degli ospiti con il senso di colpa di aver relegato in casa una promettente ingegnere solo per colpa della mia gelosia. Giorgia non mi aveva perdonato.
    
    Nei giorni a seguire, rientrando dal lavoro in anticipo la trovai al telefono. Alzai furtivamente il ricevitore dell’ingresso e ascoltai in silenzio: “Quel porco mi ha messo incinta di nuovo! Gianluca ti prego, stammi vicino, ho bisogno di te, l’idea di un’altra gravidanza” . Lui: “Amore non dire così, io ti ho sempre amata, dai, vediamoci, vienimi a trovare qualche volta, stiamo un po’ insieme, dai, ti aspetto domani, ti vengo a prendere allo studio”.
    
    Il giorno dopo Giorgia si vestì con un tailleur blu ed una camicetta bianca, la pancia era ...
    ... ancora poco evidente, mi disse che sarebbe andata a farsi visitare dall’alimentarista. La seguii, Gianluca la caricò sulla sua Lancia e insieme andarono dove Gianluca aveva una campagna di castagni. Non accadde nulla, Giorgia e Gianluca chiacchierarono e lui, più volte affettuosamente le prese la mano e gliela baciò.
    
    La gravidanza ci impegnò notevolmente, le visite erano frequenti e presto il pancione di Giorgia divenne grande, al punto che la lavavo, la depilavo e la aiutavo a vestirsi. I due gemelli crescevano e noi raggiungemmo una certa stabilità emotiva. Il sabato sera guardavamo la televisione abbracciati, col caldo torrido dell’estate, Giorgia prese ad indossare solo un paio di mutande bianche; vederla girare per casa scalza (cosi piaceva a lei) con solo le mutandone bianche da mamma oversize mi eccitava. Per spegnere la mia eccitazione estiva quando eravamo da soli prendeva il mio uccello e me lo menava quando vedevamo la televisione. Lo faceva ritmicamente, io di tanto in tanto la baciavo con la lingua e quando le due lingue cominciavano ad intrecciarsi molto spesso raggiungevo il culmine del piacere irrorando con il mio seme la sua gamba o la sua mano. Non avevo perso il vizio di sussurrarle paroline romantiche e di farle bei regali.
    
    Per la nascita dei gemelli le regalai un diamante, lo pagai cinque milioni e glielo misi al dito nel momento durante l’ennesima visita di controllo alla sua passera slabbrata dal doppio parto nuovamente ricucita.
    
    Di contro, lo ...
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