1. Histoire d’F. cap 11


    Data: 12/02/2019, Categorie: Cuckold Autore: whitefeather, Fonte: RaccontiMilu

    ... paio di auto si erano infilate nella stradina: auto grosse, nuove….molto strano vedere Mercedes e Bmw infilarsi a frotte in un viottolo del genere…:tutti in fila eravamo maledettamente visibili, per fortuna la strada ad un certo punto si divideva a T : dritto si perdeva nei campi, a destra, dopo un duecento metri, arrivava ad una casa colonica: tirammo dritti, mentre le auto svoltavano a destra: dopo 100 metri feci scendere marco e io andai ad infrattare la Toyota in mezzo a degli alberi: il buio era assoluto, solo ogni tanto un’auto si infilava nel viottolo che portava alla cascina: avvicinandoci con circospezione, vedemmo che le auto venivano fatte entrare dal portone, che ogni volta si richiudeva: tutta la casa era circondata da un muro alto circa tre metri, l’unica possibilità era quella di trovare un modo di arrampicarcisi sopra…ma poi scendere dall’altra parte poteva non essere agevole: io non sono certo Rambo, e mio fratello, benchè un pò più giovane e in forma, non è un assaltatore dei NOCS nemmeno lui …
    
    Il muro si estendeva per parecchio: ad occhio erano più di cento metri ed era decisamente liscio: dopo averne girato l’angolo trovammo però un cancelletto di ferro : con qualche acrobazia ci si poteva aiutare ad arrampicarsi sul muro e forse scendere dall’altra parte: stranamente al cancelletto, che era abbastanza rugginoso, erano state applicate delle lastre di lamiera, semplicemente fissate con del fil di ferro, come se l’intenzione fosse solo quella di ...
    ... impedire di vederci attraverso.
    
    Con l’aiuto di Marco arrivai in cima al muro: all’interno buio assoluto, ma si intuiva la presenza di molti alberi: mi venne un presentimento: doveva essere il parco dove avevano dato la caccia a Franca! La disgraziata tornava dove era stata inseguita, spaventata e in pratica stuprata un paio di mesi prima: ma allora era veramente diventata matta!
    
    Con molta circospezione io e mio fratello iniziamo a muoverci attraverso il parco verso la casa: impieghiamo parecchi minuti, u pò perchè il parco notevolmente inselvatichito, un pò perchè non possiamo permetterci di farci beccare: infine arriviamo alla facciata posteriore della casa, dove però non ci sono nè porte nè finestre aperte: si vede luce attraverso le persiane, si sente il rumore della musica, ma non si può vedere niente: improvvisamente una porta finestra in cima ad una scaletta di pietra si apre: si vedono parecchie persone in una stanza illuminata e una figura esce sulle scale: subito dopo la finestra si richiude: cazzo: è Franca: ha addosso la giacca di pelliccia, gli stivali a mezza coscia, il resto posso immaginarmelo: fa anche un bel freddo…ha in mano una pila, che fa una luce piuttosto fioca: scende le scale velocemente, almeno per quello che le permettono i tacchi degli stivali: appena giù in giardino accende la pila e guarda l’ora: dopo di chè cammina spedita nella direzione opposta a noi altri: con Marco decidiamo di tornare verso il muro perimetrale, perchè è chiaro che tra un pò ...