1. Zio Vittorio


    Data: 11/02/2019, Categorie: Etero Incesti Autore: Angeluise, Fonte: RaccontiMilu

    Zio Vittorio non &egrave un vero zio ma, un vecchio amico di famiglia che chiamavo zio, &egrave stato il mio primo uomo maturo, questo &egrave il racconto reale di come me lo sono scopata un estate.
    
    Avevo 20 anni quando una sera venne a cena a casa mia zio Vittorio che non vedevo da anni, quando entrai lo vidi seduto era un bell’uomo nonostante i capelli e la barba completamente bianca, lo salutai normalmente con un bacio sulla guancia ma, ebbi la sensazione che lui si soffermasse a guardare i miei seni che ormai erano cresciuti. Durante la serata zio Vittorio disse che la settimana dopo la sua segretaria si sarebbe sposata e che aveva bisogno di una segretaria per tutto il mese di Luglio se la cosa poteva interessarmi, visto che cercavo un lavoro accettai senza pensarci.
    
    Il giorno stabilito mi presentai in ufficio con un vestitino a fascia corto che metteva in risalto le mie forme e la mia pelle abbronzata, mi sembrò subito di cogliere uno sguardo libidinoso in zio Vittorio, ma pensavo di essermi sbagliata era un uomo maturo e mi conosceva da quando ero nata. I giorni passarono senza che accadessero cose particolari, ma ormai non avevo dubbi che gli sguardi di zio Vittorio non avevano nulla di paterno, spesso lo sorprendevo a fissarmi le gambe o la scollatura, quando andavo a preparare il caff&egrave nel piccolo stanzino trovava sempre una scusa per entrare, lo spazio era così stretto che puntualmente sentivo il suo corpo sfiorarmi il sedere in quelle occasioni ...
    ... anche se per pochi secondi potevo sentire la sua erezione, sembrava ben dotato ed era sempre in tiro, l’idea di farci sesso non mi sfiorava visto che aveva l’età di mio padre ma, mi divertiva l’idea di eccitarlo così sceglievo vestiti sempre più corti e scollati solo per eccitarlo.
    
    Arrivò l’ultimo giorno di lavoro il giorno dopo avrebbe chiuso per le ferie estive, eravamo rimasti in ufficio solo io e zio Vittorio dovevo fare delle fotocopie prima di andare via quando la fotocopiatrice si inceppo, sentendomi imprecare lui venne a vedere, mi disse che ci pensava lui, si piazzò alle mie spalle appoggiandosi al mio corpo, anche dopo che la fotocopiatrice si era sbloccata restò in quella posizione, mi schiacciò contro di essa col peso del suo corpo, cominciò a strofinarsi mentre le sue mani si erano spostate dalla fotocopiatrice ai miei seni, sentivo la sua erezione crescere contro il mio sedere, ero come paralizzata mentre mi sfiorava le gambe con mani esperte e ansimava sul mio collo, ero incredibilmente eccitata me lo sarei fatta lì in quel preciso momento, appena lui si scostò scappai via senza salutare e senza voltarmi.
    
    La sera nel letto ripensando al pomeriggio mi bagnavo tutta, ero stata una stupida a scappare quando intorno alle due di notte mi arrivo un sms di zio Vittorio “Sono eccitato non riesco a smettere di pensarti, mi sto masturbando pensando a te come un ragazzino”, risposi solo con una parola “Chiamami”.
    
    Zio Vittorio mi chiamò, cominciò a raccontarmi al ...
«12»