1. Quella porca di mia mamma


    Data: 06/11/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Incesti Autore: BoccadiRosa, Fonte: RaccontiMilu

    Mi diceva proprio bene. L’ultima ora era saltata e ci avevano permesso di uscire prima.
    
    Con qualche compagno ci eravamo dati appuntamento al centro commerciale più tardi, quindi avevo il tempo di riposarmi un po’ dopo aver mangiato.
    
    Aprii la porta di casa, non so neppure io perché avevo utilizzato le chiavi invece di suonare il citofono, ma quella fu la seconda botta di culo della giornata.
    
    Entrata nella piccola villetta dove abitavo con mia madre e mio padre mi diressi subito in cucina che però trovai vuota. Sentii dei rumori provenire dal piano superiore, mia madre stava con tutta probabilità rassettando. Salii le scale in silenzio, volevo se riuscivo a spaventarla, &egrave una tale fifona mia madre, mi diverto sempre a vedere che balzi fa, lei dice che un giorno o l’altro le farò prendere un infarto.
    
    Sentivo dei rumori provenire dalla mia camera da letto, la porta era aperta così sbircia e vidi che anche mia mamma era aperta. Mia mamma ha trentotto anni, un fisico discreto direi, non &egrave più in formissima, un po’ di pancetta, due gambe ancora sufficientemente snelle e un magari non più sodissimo ma ancora parecchio apprezzabile dagli uomini. Quello che era da parecchi che non vedevo era tutto il pelo che circondava la sua figa in quel momento, mentre ad occhi chiusi con una mano si stava sditalinando e con l’altra’ o porca’ con l’altra si portava al naso le mutande che avevo indossato ieri.
    
    ‘Che cazzo stai facendo?’ Sbottai nervosa, come si ...
    ... permetteva
    
    Lei lancio uno strillo cercando di coprirsi.
    
    ‘Scusami Francesca’ disse cercando con nonchalance di far cadere le mie mutande sporche dietro al letto, sperando che io non le avessi viste.
    
    ‘Scusami?’ mi avvicinai con un ghigno, questo sarebbe stato anche meglio di quando le arrivavo da dietro facendola sobbalzare, sembrava veramente in imbarazzo e non riusciva a guardarmi negli occhi ‘col cazzo che ti scuso, cosa avevi in mano?’
    
    ‘Ma’ niente’ non vedi?’
    
    ‘Mi prendi per cretina, raccogli quello che hai fatto cadere’
    
    ‘Cosa.. cosa stai dicendo?’
    
    Mi avvicinai, le ruotai la testa per guardarla negli occhi dall’alto in basso e le ripetei ‘raccogli immediatamente le mie mutande che hai cercato di nascondere dietro al letto’
    
    Sembrava sull’orlo di una crisi di pianto, nuda, fragile con me che le incombevo sopra. Io normalmente la superavo di pochissimo in altezza con il mio metro e settantacinque, a meno che non indossassi dei tacchi. Però ero decisamente più longilinea di lei, probabilmente con lo stesso fisico proporzionato che aveva lei a diciannove anni. Le feci una carezza e cercai di calmarla, parlandole con tono rassicurante ‘Non tremare, tranquilla, raccogli le mie mutande’
    
    Lei lo face sempre senza guardarmi, io sempre con tono calmo le dissi:
    
    ‘Allora, dimmi, ti piace masturbarti annusando la mia biancheria usata? Da quanto lo fai?’
    
    ‘No, davvero, &egrave la prima volta, non so cosa mi sia preso’
    
    ‘Attenta, te l’ho già detto, non mi prendere per ...
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