1. Schiave e Mistress


    Data: 08/02/2019, Categorie: Lesbo Autore: Lady Alexis, Fonte: EroticiRacconti

    Iskra e V erano rientrate nella struttura principale ancora odoranti di fieno e sesso. Camminavano lungo i corridoi mano nella mano. Non come madre e figlia, ma come amanti.
    
    Fecero una breve pausa però quando il telefono di Iskra squillò.
    
    -Si? Padre. Bene io sto bene. Le solite cose. Affari e altro.- Iskra fu felice di parlare con suo padre, ma ad un certo punto qualcosa la irritò. -Ma papà! Sono impegnata! NO! Non gioco con le bambole!- Iskra dovette calmarsi, visto che all’altro capo c’era l’uomo che le aveva concesso il suo piccolo impero. -Ma perché? Proprio adesso? Si ho capito. Partirò domani mattina. Ci sentiamo.-
    
    Terminata la telefonata Iskra mandò un messaggio a Skylar e alle altre sue più strette amiche. Poi sbatté con forza i pugni sulla parete del corridoio, e dopo aver fatto lo stesso con la testa, restò li in silenzio a rimuginare sulle interferenze nei suoi piani dovuti ai doveri famigliari.
    
    Preoccupata per la sua padrona, V le si avvicinò con cautela le pose la mano sulla schiena. Iskra vedendola quasi intimorita si chinò davanti a lei di nuovo sorridente.
    
    -C’è stato un piccolo imprevisto. Ma non temere, adesso andiamo a farci il bagno e stasera mangiamo in compagnia.-
    
    La valchiria però non la riportò alla sua camera. Le due rosse giunsero davanti un’altra porta. Quando Iskra busso venne ad aprirle una delle pigmee di Nubia. L’appartamento era il suo.
    
    Una volta entrate Nubia le accolse in vestaglia. L’arredamento era molto diverso da ...
    ... quello di Iskra. Pelli di animali, soprammobili di avorio e ornamenti tribali. Nubia andava matta per quel tipo di cose. Le ricordavano la sua casa e la sua famiglia. Una stirpe somala di schiavisti specializzata nella schiavitù. Il nonno del nonno aveva venduto i suoi simili agli europei. E lo stesso aveva fatto lei con l’appoggio di Iskra e in modo più ampio.
    
    -Mie care. Non vedevo l’ora di accogliervi nelle mie umili stanze.-
    
    L’appartamento di Nubia aveva solo un piccolo salotto, la camera da letto e in una stanza separato il bagno.
    
    L’altra pigmea prese la pelliccia di Iskra e dopo averla appesa ad un attacca panni le offrì una vestaglia da notte. Quando aiutò V a togliersi la sua, la nanetta le lanciò un’occhiata tagliente nello stile di Olimpia. V non disse nulla, ma quella tipa e la sua amica non le piacquero.
    
    -Volete seguirci alla vasca?- Le propose Nubia.
    
    -Facciamo prima noi due. V farà dopo.-
    
    -Come desiderate.-
    
    -Tu aspettaci qui. Prima la mamma si fa il bagno e poi ti lavi tu.-
    
    V ubbidì senza obbiettare. Ma quando Iskra la fece sedere su di uno dei due divanetti di pelle nel salotto, la ragazza sussultò sentendo il freddo contatto tra la pelle fredda e la sua patatina. Trattenendo le risate per l’equivoco Iskra la spostò sopra un cuscino di stoffa.
    
    Dopo averle dato una carezza sotto il mento le due mistress proseguirono verso il bagno con le pigmee appresso. Quando la porta si chiuse V si guardò attorno studiando la collezione di Nubia. Fu solo ...
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