1. Il concerto


    Data: 07/02/2019, Categorie: Sentimentali Autore: D.G., Fonte: EroticiRacconti

    Non avevo davvero nessuna voglia di andare a quel concerto. Uno di quei gruppetti che fanno musica pop contemporanea. Noiosissima e banalissima. Non volevo proprio andarci, ma me lo aveva chiesto il mio capo. Voleva che accompagnassi sua figlia. Aveva paura a mandarla da sola e siccome lui non avrebbe mai retto ad una serata tra ventenni , ha chiesto a me di farlo. Alice ha compiuto diciotto anni da pochi mesi e ancora non guida. "Vi accompagno io, tranquillo. Pago tutto io, anche i biglietti, ma per favore, voglio che tu stia con lei durante la serata. Per me è ancora una bambina e ho paura possa succederle qualcosa." "Ok...Capo... Ok" "Grazie Luca, ovviamente il giorno dopo potrai riposarti. Qui a lavoro ce la caveremo anche senza di te. La mia bambina viene prima del lavoro"
    
    Accettai quasi esclusivamente per avere il giorno di riposo. Accettai anche perchè di questi tempi non posso rischiare di perdere il lavoro. Alice la conosco da quando aveva quindici anni. Molto simpatica, passa spesso in ufficio e talvolta scambiamo anche quattro chiacchiere sui nostri (diversissimi) gusti musicali. Abbiamo vent'anni di differenza e, per forza di cose, amiamo generi e gruppi diversi. Ho provato a farle ascoltare i Depeche Mode, o i Doors. Dapprima mi ha fatto una pernacchia, poi col tempo ha iniziato ad apprezzarli. Ovviamente però i suoi preferiti rimangono questi gruppetti contemporanei di cui nemmeno conosco il nome. Il concerto era un venerdì. Appena finito il turno di lavoro, ...
    ... corro a casa, giusto il tempo di cambiarmi e il cellullare squilla. E' il signor Giulio, sono già sotto casa. Alice è seduta avanti, io vado dietro. Durante il tragitto chiacchieriamo del più e del meno. Alice mi prende per il culo " Allora, mio padre ti ha incaricato di farmi da body guard stasera?" Io la guardo e sorrido. "Ma figurati, magari è la volta buona che riescono a convincermi di essere un gruppo musicale degno di questo nome" . Arriviamo davanti al palasport in perfetto orario. Scendiamo dall'auto e solo adesso mi accorgo dell'abbigliamento audace di Alice: indossa un paio di anfibietti ed un vestitino aderente di stoffa leggera beige, unica tinta con la gonna che le arriva poco sopra le ginocchia. Nello zainetto ha una coperta e uno striscione. "Guarda!" Mentre me lo dice, esce lo striscione dallo zaino e sventolandolo inizia a saltellare fiera urlando "Yeah! Yeah!". Io sorrido e la fisso un attimo sorpreso, non l'avevo mai vista vestita così provocante. Quando salta non posso far a meno di notare quanto sia diventato prosperoso il suo seno. Deve far girare la testa ai suoi amichetti, penso. Ora capisco perchè suo padre non vuol mandarla da sola in giro... Saluto il signor Giulio: "Ok ci vediamo a fine concerto. Io sarò qui fuori al posteggio alle 23.30". C'era davvero un mare di gente. Migliaia di teenager urlanti e in delirio. Luci, musica ad un volume altissimo. Spinte, piedi calpestati. Un caos totale. "Andiamo sotto il palco!" Mi urla! "Ma sei pazza? Ci sarà ...
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