1. Una settimana con Bogossian


    Data: 06/02/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: Vampir 2, Fonte: EroticiRacconti

    Conobbi Bogossian , nella sala d’attesa di uno studio contabile, fu lui a presentarsi per primo mentre stavamo seduti sullo stesso divano. Buonasera Bogossian , disse, porgendomi la mano.
    
    Buonasera Giorgio, risposi cortesemente.
    
    Solitamente non ero solito conversare con degli sconosciuti, ma con lui fu abbastanza semplice.
    
    Mi disse che era Siriano provenienza Aleppo e parlava un italiano perfetto e quasi senza accento, mi disse che era un uomo d’affari che ormai da tanti anni si divideva tra l’Italia e la Siria.
    
    Io avevo appena compiuto 36 anni e lui forse aveva qualche anno in meno.
    
    Avendo lavorato nei paesi arabi, anche se mai in Siria, manifestai da subito tutta la mia curiosità per il suo paese.
    
    Bogossian mi invitò ad andare con lui qualche volta, così mi avrebbe fatto vedere la vera Siria e non quella descritta dai media.
    
    Arrivò il mio turno ed entrai nello studio, appena finito preso da mille impegni, lo salutai di fretta e me ne andai.
    
    Lo rividi nuovamente qualche tempo dopo in un bar e facemmo due chiacchiere giusto il tempo di bere un caffè, mi rinnovò nuovamente l’invito ad andare nel suo paese, ma risposi che muovermi in quel periodo non era per niente facile, tra impegni di lavoro, moglie e figli.
    
    Lui mi rispose con un sorriso, anche lui aveva moglie e figli in Italia e mi capiva benissimo.
    
    IO : Chissà risposi, chissà!!
    
    Durante quegli sporadici e fugaci incontri potéi notare meglio il suo aspetto fisico; costituzione robusta, ...
    ... palestrato non proprio definito ma non grasso, appena più alto di me, ma con almeno 15 kg. In più.
    
    La cosa che mi colpiva di più era la sua calma, qualità che quasi mi metteva in soggezione; cosa non facile per nessuno. Ero conosciuto per il mio successo imprenditoriale ed per un discreto successo con le donne e questo in una cittadina come la nostra aveva un certo peso.
    
    Però c’era qualcosa in quell’uomo che mi affascinava, una sensazione mai provata prima, mi attraeva e mi incuriosiva quell’uomo così robusto, tanto da arrivare a guardare la sua patta dei pantaloni pensando chissà a quale cazzo nascondeva . Questo pensiero mi portava a trattenermi con lui il solo tempo necessario per il caffè perché mi sentivo in imbarazzo.
    
    Finché un giorno, parlando gli dissi che sarei andato per qualche giorno in ferie, ma che non mi sarei mosso dalla mia città perché mia moglie doveva lavorare.
    
    BOG: Allora devi venire assolutamente con me! Io partirò tra qualche giorno e potrò finalmente farti vedere la mia Terra. Tu devi pensare soltanto a comprare il biglietto aereo, al resto ci penso io.
    
    Mi aveva convinto, ma risposi che ne avrei parlato prima in famiglia.
    
    Giusto, disse!
    
    E per la prima volta mi diede il suo numero di telefono.
    
    BOG: Chiamami domani e fammi sapere! Ne sarei veramente onorato. Anche la mia famiglia resta qui e non mi va di andare da solo. Lì ho qualche impegno di lavoro ma tu potrai venire con me o restare a casa mia, come ti farà più comodo.
    
    La sera ...
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