1. LA CAZZATA


    Data: 05/02/2019, Categorie: Cuckold Dominazione / BDSM Etero Autore: denny_mad, Fonte: RaccontiMilu

    Mi chiamo Mario e quella che voglio raccontarvi &egrave la storia di come una mia cazzata mi cambiò la vita.
    
    All’epoca dei fatti avevo 28 anni e da 10 stavo insieme a Laura, una ragazza bellissima di 25 anni, alta mora e con un corpo stupendo.
    
    Eravamo molto innamorati e tra noi le cose andavano molto bene, anche dal punto di vista sessuale, unica cosa lei non voleva avere rapporti anali.
    
    Ci sposammo e in luna di miele andammo per due settimane alle Maldive.
    
    I primi giorni tutto normale, spiaggia sole mare e sesso, ma siccome aveva smesso di prendere la pillola per un certo periodo mi obbligava a farlo con il preservativo perché non voleva restare incinta.
    
    Il sesso con lei era sempre stupendo ma a me frullava in testa l’idea di scopare a tre, tanto, mi dicevo, che eravamo lontani da casa e quindi non correvamo il rischio che qualcuno ci conoscesse.
    
    La sera mentre stavamo facendo l’amore gli chiesi se le sarebbe piaciuto essere scopata da un altro uomo e se non aveva mai fantasticato su questo,
    
    si impietrì e mi fulminò con lo sguardo
    
    – che cazzo dici? Ti sei rimbambito? Siamo sposati da pochi giorni e già cominci a fare lo stronzo
    
    – dai qui siamo lontani da casa, nessuno ci conosce e possiamo lasciarci andare e fare qualche pazzia e poi non dirmi che non hai notato nessuno di tuo interesse, ho visto come guardavi il romano oggi e soprattutto come gli guardavi il pacco
    
    il romano era un uomo di circa 40 anni che avevamo conosciuto nei primi giorni ...
    ... sulla spiaggia, aveva il fisico atletico e dalla dimensione del suo pacco sotto il costume doveva avere un cazzo gigantesco
    
    – vaffanculo Mario, se continui così ti pianto e racconto a tutti quanto sei stronzo, adesso togliti che voglio dormire
    
    – scusami amore era solo un gioco
    
    – vaffanculo te e i tuoi giochi stronzo
    
    si girò e spense la luce, restai sveglio per molto tempo a pensare se riprovarci o no a convincerla e alla fine mi dissi che sicuramente non avrebbe fatto quello che aveva minacciato e quindi potevo rischiare di chiederglielo un altra volta.
    
    La mattina dopo era ancora arrabbiata e non mi rivolse la parola neanche durante la colazione, poi una volta in spiaggia
    
    – senti amore ti chiedo scusa per ieri sera ma se ci riesci almeno puoi cercare di prendere in considerazione quello che ti ho chiesto, dopo tutto sarebbe per gioco e per provare qualcosa di diverso visto che qui nessuno ci conoscesse
    
    – Mario sei uno stronzo, se sapevo che eri così col cazzo che ti sposavo,
    
    tu continua a dire questa cosa e giuro che ti riempio di corna come un cesto di lumache
    
    la giornata praticamente la passai da solo, non mi rivolgeva neanche la parola, andai a fare un giro lungo la spiaggia lasciandola sola, dopo circa un’ora tornai ed avvicinandomi vidi che seduto vicino a lei c’era il romano, ridevano e lui aveva una mano appoggiata sulla gamba di Laura e a lei non sembrava dare fastidio, dentro di me pensai che forse aveva cambiato idea ma quando mi videro ...
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