1. Il mio segreto ha il colore dei tuoi occhi


    Data: 03/02/2019, Categorie: Autoerotismo Etero Sensazioni Autore: Shamu, Fonte: RaccontiMilu

    Mi chiamo Shamu, ho ventitré anni e sono un’illustratrice.
    
    Il che equivale essenzialmente a dire che sono disoccupata.
    
    Sto con un ragazzo, Davide, da due anni. Lui &egrave un musicista. Alto, moro, con dei dolcissimi occhi color nocciola. &egrave un ragazzo distratto, con la testa perennemente tra le nuvole. Entra nel panico facilmente, si perde d’animo ancor più facilmente. Per molti versi &egrave come me: inizia mille progetti, non ne finisce mezzo.
    
    Abbiamo molte cose in comune, però. Ad esempio l’amore per il sesso. A letto, diventiamo due persone totalmente diverse: piene d’iniziativa, bramosi e affamati l’una dell’altro.
    
    Ma non &egrave del mio ragazzo che parlerò in questo racconto, sebbene la sua presenza sia fondamentale e abbia dato inizio a tutta questa storia.
    
    Tre mesi fa ero con Davide alla mostra di un suo amico, illustratore anche lui. Una mostra di una noia mortale, durante la quale era d’obbligo ostentare sorrisi palesemente falsi e felicità per il raggiungimento di una gioia per me – almeno per ora – inarrivabile. Gente noiosa, gente che odio, gente che mi &egrave totalmente indifferente e io in mezzo a loro a far finta che tutto questo non m’innervosisca.
    
    Dopo un paio d’ore di quei tedio infinito, afferro la giacca e vado fuori per fumare una sigaretta e liberarmi almeno temporaneamente della mostra e dei noiosissimi amici di Davide.
    
    Esco, faccio qualche passo fuori e inizia a piovere. Mi sfilo la giacca e la uso per coprirmi la testa ...
    ... mentre continuo a passeggiare nei dintorni.
    
    Uno degli aspetti più seccanti del girovagare in centro, &egrave la presenza quasi ad ogni isolato di ragazzi armati di pettorine e volantini recanti il logo di associazioni varie che ti avvistano a isolati di distanza per chiederti soldi per questa o quell’altra causa. Volontariato, ricerca sul cancro, animalisti, ambientalisti, e chi più ne ha più ne metta. Detesto essere fermata per strada, soprattutto quando piove, soprattutto quando non ho soldi e devo fare la parte della pezzente perché al ‘non ho nulla, mi dispiace’ non credono mai. Ma sul serio, fossi ricca, facessi mostre come quello smidollato dell’amico di Davide, avessi anche un ambìto posto da friggitrice di patatine al Mc Donald’s allora sì, donerei anche all’Associazione Amanti del Fungo Cardoncello.
    
    Come da copione, intravedo uno di questi ragazzi – pettorina rossa e volantini alla mano – sul lato opposto della strada. Mi avvista e mi piomba addosso come un falchetto sulla sua preda.
    
    “Ciao, sono Luca. Conosci la nostra associazione?” mi dice, sorridendo.
    
    Ha una faccia simpatica: capelli biondi scompigliati, barbetta incolta e due occhi sull’azzurro-grigio talmente intensi da lasciarmi per un attimo senza parole.
    
    Di solito evito questi ragazzi come la peste, ma come potevo sfuggire a quegli occhi così sorridenti? Mi fermo a parlare con lui. &egrave simpatico, spigliato, si vede che crede in quello che fa. In due parole m’illustra il progetto, mi parla ...
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