1. Una sera al drive in


    Data: 06/11/2017, Categorie: Trans Autore: loredanaporcella, Fonte: Annunci69

    ... sul buchetto, ma senza convinzione, alchè il più intraprendente degli allupati si offrì di farmi un bel lavoretto: apriti cielo, Claudia sempre tenedomi in braccio, si alzò di scatto e lo apostrofò a male parole, “la mia donna me la scopo io, cosa vuoi, vattene stronzo”; il mal capitato, visti i 190 cm di Claudia,e le sue possenti braccia, una con la quale mi reggeva e l’altra che brandiva il dildo, capita l’antifona e con la coda tra le gambe si allontanò spaventato. Avevo capito che non era aria, che forse avevo preteso troppo da Claudia portandola in quel posto, ma ormai infastidita dalla situazione e da tutti quei maschi, che da buona lesbica non poteva sopportare, era partita per la tangente. Tuonò contro tutti: “Vi faccio vedere io come mi scopo la mia donna, merdosi” e immediatamente spinse con violenza il dildo, senza alcuna lubrficazione, nel mio retto. Urlai per il dolore, fra le lacrime le dissi di calmarsi, di fare più piano. “Basta ti prego Claudia, così mi fai male” le dissi. Dopo 6-7 stantuffate iniziò a calmarsi, presi l’occasione per baciarla, con il braccio presi il suo per rallentarla, e le sussurrai fra le lacrime che anche a me quel posto non piaceva e avremmo potuto soddisfare la nostra voglia di sesso in intimità a casa sua. Claudia annuì, mi appoggiò a terra, io raccolsi borsa e spolverino e uscimmo in fretta e furia dalla sala. Giunte in strada Claudia mi disse che le dispiaceva, ma io le feci cenno con il dito di stare tranquilla e le diedi un ...
    ... bacio sulla bocca: “E’ colpa mia Claudia, me lo avevi detto che non ti interessava fare questa esperienza, sono io che ho insistito, non importa”. Le reciproche scuse non avevano attenuato però le nostre voglie e così il nostro amore non venne consumato a casa ma nella prima piazzola dell’autostrada. Le mie unghie smaltate di rosso erano appoggiate sulla portiera opposta alla strada, mentre Claudia indossato lo strapon e sistematasi dietro di me affondava i suoi colpi. Andò avanti per una buona mezz’ora finchè entambe non esplodemmo in un orgasmo all’unisono.
    
    Io ero sempre stata fedele a Claudia, per il suo amore avevo rinunciato a tutti quei vizietti che mi piacevano tanto, e ora lei mi faceva una scenata di gelosia, alzando la voce tanto da incutermi paura. Durante il tragitto non aprii bocca, le dissi di portarmi a casa. “Dai Lory, scusa ...non volevo, è che quel tipo proprio non lo sopporto” mi scongiurò, ma per me non c’era verso, la storia era finita. “Portami a casa” le risposi, e una volta giunti la salutai frettolosamente dicendole che ci saremmo snetite nei prossimi giorni. Ci siamo viste ancora qualche volta ma ormai per me la storia era finita, non ero più innamorata.
    
    Non frequentando più Claudia ripresi i mei contatti in videochat, e a frequentare privè, cinema a luci rosse, parchi, il solito tran tran.
    
    Una sera, tramite un conoscente di chat, fui invitata ad una festa privata dedicata al mondo LGBT. Mi ero preparata a lungo: Roberta era venuta a casa, mi ...
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