1. Il pompino della maestra d'asilo


    Data: 31/01/2019, Categorie: Etero Autore: 4occhi, Fonte: Annunci69

    La mia vita era stata stravolta da un incidente, io ero sulla mia moto e come nella maggior parte delle volte non ero stato visto…pam!!! Preso in pieno.
    
    L’ospedale, la riabilitazione e purtroppo una lesione con integrità del centro parasimpatico sacrale (S2-S4).
    
    La mia vita non poteva essere più la stessa: la carrozzina, le barriere ovunque andassi, la mia amante se l’era data a gambe levate, dovevo dipendere spesso dai miei genitori e dagli amici che però si erano rivelati fantastici e veri.
    
    Dopo un bel po’ di tempo avevo ripreso a lavorare, mi occupavo della contabilità di una ditta di trasporti, riuscivo ad arrivare fino all’ufficio trasportato dai miei, che per fortuna essendo in pensione potevano assistermi e accompagnarmi con un furgoncino appositamente acquistato. Insomma avevo ripreso una parvenza di quotidianità che mi soddisfaceva con tutti i limiti della situazione.
    
    Ogni tanto mi prendeva una rabbia folle, mi veniva da spaccare tutto, per fortuna passava…dovevo farmela passare.
    
    Il sesso inteso come risveglio del mio pene, arrivò tardivamente, piano piano con la presenza di erezioni psicogene e cosiddette riflesse, ottenute mediante la stimolazione dello stesso (durante la masturbazione mentre guardavo qualche pornazzo), in particolare del glande. Mi avevano poi proposto la Farmacoinfusione Intracavernosa (FIC) di farmaci vasoattivi (prostaglandine) che era la metodica terapeutica più efficace e diffusa per favorire la ripresa dell’attività erettiva ...
    ... in un paziente con una lesione come la mia.
    
    Ok ,avevo ripreso per fortuna e con un po’ di impegno a smanettarmi anche se spesso non venivo, ma andare con una donna era completamente un altro discorso…la mia sensibilità era cambiata, persino quelle volte che riuscivo ad avere un orgasmo e ad eiaculare la sensazione era diversa, a volte mi sembrava di non sentire niente e di godere di più all’inizio della sega.
    
    Insomma era un gran casino e un mistero come sarebbe potuto essere con una femmina.
    
    La sera del sabato uscivo quasi sempre con la mia compagnia, pub, locali e anche discoteche, loro erano incredibili! Si informavano sempre su eventuali difficoltà a far passare una carrozzina. La domenica avevo iniziato a giocare a basket con un’associazione particolare, insomma cercavo di non darmi per vinto, ero attivo.
    
    Quando andavo in giro i miei occhi passavano al setaccio tutto il mondo femminile che mi circondava, le donne erano proprio belle, seducenti, profumate…me le godevo da matti anche solo guardandole, annusandole…
    
    Una sera in un pub ero in attesa all’uscita che aspettavo che la comitiva finisse di pagare alla cassa quando una ragazza mi viene incontro, era uno spettacolo: piccola ma ben formosa, jeans attillati e tacchi alti, una giacchina nera a pois bianchi che a stento conteneva un seno generoso, capelli biondi raccolti in alto sulla nuca. Si abbassa e si avvicina al mio viso, ‘cavolo porta gli occhiali ma i suoi occhi sono magnetici, verdi…’
    
    ” Ciao, io ...
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