1. 095 – Elizabeth la giovane svedese racconta le sue avventure incestuose


    Data: 05/11/2017, Categorie: 69, Etero Incesti Sesso di Gruppo Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    La mia storia inizia dai tempi in cui ero giovanissima ragazza, piena di sogni e con il desiderio infinito di farmi una famiglia mia. Vivevo con mio papà, mia mamma, con i due miei fratelli maschi e il fratello di mio papà, scapolo impenitente, che risiedeva da sempre con noi.
    
    La mia vita cambiò radicalmente il giorno stesso in cui conobbi un ragazzo carino e dolce e che ben presto divenne il mio inseparabile marito.
    
    Prima di questo importante avvenimento, a partire dai miei diciotto anni, fino ai ventuno, la mia esistenza fu rappresentata da un modo di vivere diverso da quello di quasi tutte le altre famiglie che conoscevo. I miei genitori, entrambi svedesi, erano ad esempio, dei nudisti convinti. Non solo in villaggi appositi ma anche in casa. Tutti noi, quando arrivavamo a casa, eravamo abituati per prima cosa a spogliarci completamente e girare per casa in costume adamitico. Le femmine indossavano le mutandine solo durante il periodo mestruale. Libertà sessuale assoluta dunque, nessun tabù ne con noi figli ne tanto meno con lo zio, con il quale condividevano gusti e preferenze. Mio padre si chiama Oscar, lo zio è Hugo, mentre alla mamma è stato dato il nome di Julia . Io, che sono la più giovane mi chiamo Elizabeth e i miei fratelli, che allora avevano rispettivamente ventuno e ventitre anni si chiamano Alexander e Lucas.
    
    Mio padre per motivi di lavoro, si trasferì in Italia poco dopo il matrimonio con la mamma.
    
    Pensate ad una giovane coppia, che ...
    ... improvvisamente, si vede proiettata in una nazione sconosciuta e per di più in una regione assolutamente poco evoluta. La Sicilia è certamente una regione bellissima, il mare, il caldo e anche la passione che i giovani e i meno giovani si portano dentro come un vero e proprio patrimonio genetico rappresentano un paradiso, una atmosfera fantastica e intimamente da tutti desiderata.
    
    Io e i miei fratelli siamo nati in Italia e quindi italiani a tutti gli effetti, ma dentro, restiamo svedesi, siamo freddi, distaccati e devo dire che a confronto degli usi e costumi italiani siamo anche parecchio progrediti. Non ho mai capito se in Svezia le cose vadano meglio, con i loro principi di estrema libertà oppure si vada meglio in Italia, dove determinati valori morali appartengono ancora alla maggioranza della popolazione. Fatto sta che oggi a quarant’anni suonati, dopo aver assorbito ampiamente gli usi e i costumi del mio popolo, di quello italiano parlo, credo che molti dei principi svedesi vadano in qualche modo riveduti e corretti.
    
    Torniamo ora ai miei diciotto anni. Dopo aver trascorso prima la mia infanzia e poi la mia adolescenza condividendo con l’intera famiglia tutti i particolari anatomici miei e loro, iniziai a conoscere un po’ più da vicino anche il mondo esterno. Devo dire che nel periodo che ho appena citato, ho passato almeno un mese all’anno in un campo nudista nei pressi di Marinello di Tindari e che sono talmente abituata a vedere piselli al vento, che a volte non comprendo, ...
«1234»