1. Portala a casa tu


    Data: 28/01/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Jimpoi, Fonte: RaccontiMilu

    Dante ed Elena entrarono nella sala da ballo: era già arrivato un buon numero delle coppie che ormai conoscevano molto bene. Ballavano il liscio da qualche anno ormai. Aldo, il capo di Dante, arrivò con qualche minuto di ritardo e senza sua moglie.
    
    «Scusate il ritardo, ma mia moglie è dovuta andare da sua mamma che non sta bene».
    
    L’istruttore rispose: «Mi spiace, penso che i ballerini siano tutti d’accordo a concedere a turno la propria ballerina ad Aldo». Ovviamente tutti acconsentirono e la musica partì. Come stabilito Aldo faceva un ballo con ciascuna ballerina, quando arrivò ad Elena, Dante si sedette su una sedia a bordo pista.
    
    Aldo ed Elena ballavano molto affiatati, si guardavano negli occhi, stavano molto vicini. Forse troppo. Aldo la sovrastava di una ventina di centimetri, aveva qualche anno in più, ma il rugby praticato da giovane gli aveva conferito un fisico invidiabile che era riuscito a mantenere. Elena, invece, era la classica donna mediterranea, il fisico ammorbidito dalle due gravidanze, con un seno prosperoso ed un sedere pieno.
    
    Ballavano molto bene e dopo il primo Aldo chiese a Dante se poteva fare il secondo ballo. Dante rispose: «Nessun problema. Tanto pensavo di andare a casa, non mi sento molto bene. La riporti a casa tu?».
    
    Elena si avvicinò al marito e gli chiese premurosamente: «Che hai tesoro?».
    
    «Niente di che, sono solo molto stanco», rispose scambiando un’occhiata eloquente con il suo capo. Sapevano entrambi come sarebbe andata a ...
    ... finire la serata se Aldo avesse riaccompagnato a casa Elena. A Dante la cosa non dava nessun fastidio, anzi era quasi eccitato dall’idea. Marito e moglie si diedero un bacio sulle labbra, poi Dante lasciò la sala da ballo.
    
    Elena e Aldo continuarono a ballare fino alla fine della serata, poi l’uomo le chiese: «Che ne dici di una birretta?».
    
    «Non so, Dante è a casa ce non sta bene, dovrei andare da lui», rispose.
    
    «Ma no, è solo stanco, dormirà già, ormai».
    
    Elena era titubante, ma alla fine Aldo riuscì a convincerla. Entrarono nel bar più vicino e ordinarono due birre, seguite da altre due. Quando uscirono Elena era leggermente brilla, non era abituata a bere, arrivarono davanti alla macchina di Aldo e lui, prima di aprire lo sportello del passeggero, le passò una mano fra i capelli neri e lunghi e le disse: «Sei bellissima».
    
    Elena chinò la testa arrossendo e disse: «Che dici, dai andiamo a casa».
    
    Salirono in macchina, non parlarono molto, ma Elena, forse causa la notte o la birra o quella strana sensazione in mezzo alle gambe, non si rese conto che Aldo l’aveva portata davanti a casa sua.
    
    «Hai sbagliato strada», disse Elena, Aldo la guardò negli occhi, le accarezzò una guancia e le disse dolcemente: «Sei una donna stupenda». Elena arrossì e prima che potesse rispondere, Aldo la baciò. La donna avverti le labbra umide dell’uomo sulle sue, tentò di resistere, ma Aldo la abbracciò con trasporto e alla fine cedette. Le loro lingue si intrecciarono in una danza ...
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