1. La punizione


    Data: 28/01/2019, Categorie: Feticismo Autore: Blue93, Fonte: EroticiRacconti

    La sto aspettando, come è già successo in precedenza, nel silenzio del mio salotto mentre ascolto solamente il ticchettio dell'orologio. Indosso ancora la giacca e la camicia da lavoro, mi sono tolta solo le scarpe e sto camminando a piedi nudi su e giù.
    
    Non può avermi davvero fatto una cosa del genere, non può essersi scopata un uomo solo per dispetto nei miei confronti...stavamo così bene, non ha mai avuto uomini in vita sua...deve per forza essere una ripicca per l'altra sera, so che voleva vendicarsi. E l'ha fatto. Ecco perché adesso dovrò punirla. E' stata poco seria, una piccola puttana, ma pur sempre mia.
    
    Trasalgo non appena la sento arrivare alla porta e vado ad aprirle.
    
    E' bellissima, come sempre, e fatico a guardarla in faccia senza farmi sottomettere, ma stavolta devo resistere.
    
    Mi sorride con aria dolce, forse pensando che io non abbia in mente quello che in realtà ho, e poco dopo prova a baciarmi. Prontamente, con un ghigno, giro la testa dall'altra parte.
    
    "Perché?", mi chiede guardandomi stupita.
    
    "Sei stata cattiva. Adesso dovrai subirne le conseguenze".
    
    Sbuffa.
    
    "Te l'ho già detto, non significa niente...perché ti fai tutte queste paranoie?".
    
    La fisso dritta negli occhi cercando ancora una volta di non concentrarmi su quanto sia bella.
    
    "Paranoie? Scoparti un uomo per dispetto è una paranoia mia?".
    
    "Dispetto?".
    
    "Stai zitta e vieni in camera".
    
    La sento ridere appena, forse pensa che io stia scherzando.
    
    "Siediti sulla ...
    ... sedia per favore".
    
    Mi guarda un istante, in un misto fra stupore e ironia, poi obbedisce alzando gli occhi al cielo.
    
    Prendo la bottiglia di acqua da litro che si porta sempre in borsa (dice che è importante bere tanto durante il giorno e perché mai dovrei contraddirla?) e gliela sporgo.
    
    "Voglio che tu inizi a bere adesso".
    
    "Cosa?".
    
    "Fallo T*****".
    
    "Ma perché?".
    
    "Non mi contraddire".
    
    Incerta obbedisce ancora una volta.
    
    Mentre lei beve io le giro intorno alzandomi i polsini della camicia senza nemmeno togliermi la giacca. Non è importante il mio piacere oggi, non è importante il mio corpo e non è importante il mio orgasmo, è importante solo che lei paghi per quello che ha fatto.
    
    "Sei proprio un'ingenua. Pensavi che io non lo sarei venuta a sapere?".
    
    "Ma che cazzo dici S***?!".
    
    "Non chiamarmi così. Oggi per te mi chiamo Blue, ed è così che dovrai rivolgerti a me".
    
    "Cosa?!".
    
    "Bevi".
    
    Ingurgita ancora un po' di acqua, poi torna a fissarmi con aria incerta.
    
    "Non ha importanza se lo saresti venuta a sapere, anche tu ti scopi qualcun altro, eppure non sono mai venuta a farti la sceneggiata".
    
    Stavolta sono io a sbuffare.
    
    "Io sono io e tu sei tu. Io ho sempre scopato con gli uomini, tu che io sappia hai iniziato da adesso e solo per ripicca. Ti sei buttata via. Hai buttato via quella bellissima figa che è solo mia".
    
    Ride e si morde un labbro. So che lei mie parole hanno un qualche effetto su di lei.
    
    Nella mezz'ora successiva le ...
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