1. Castalia: Giorgia


    Data: 25/01/2019, Categorie: Incesti Sesso di Gruppo Lesbo Autore: Carol89, Fonte: RaccontiMilu

    ... volto. Chloe aveva le lacrime agli occhi, e continuava a divincolarsi vanamente, subendo l’esplorazione di quelle mani bramose. Le mutandine le erano ormai state calate a metà coscia, e scivolarono da sole fino ai piedi. Giorgia osservò i piccoli, lunghi muscoletti delle gambe dell’amica contrarsi a turno, mentre lei si muoveva sotto le mani di quei bruti.
    
    – Allora, non avete nient’altro da offrirci? Sicure che non volete venderci qualche servizietto? Vi pagheremmo bene…
    
    – Lasciateci andare – rispose Giorgia, senza esitazioni.
    
    Il soldato provò ancora ad insistere, ma infine, vedendo che non c’era verso di ottenere altro, mollò la presa. Lasciarono andare Chloe, e si risistemarono le giubbe, tornando ad infilarsi anche i guanti che avevano tolto poco prima.
    
    – E va bene, mocciose, tanto qui sono più ossa che carne. Avanti, riportate i vostri carri in strada e circolate, qui non potete stare.
    
    Così detto, i due si voltarono e se ne andarono, tornando al proprio posto di guardia, senza più interesse verso le due giovinette.
    
    Giorgia osservò Chloe che si chinava e raccoglieva i propri indumenti, rialzandoli lungo le gambe. Le vide brevemente il boschetto di peluria castano chiara, depilato ai bordi, che adornava il suo pube; poi sparì anche quello sotto gli slip e i calzoncini.
    
    Quando si fu rivestita, la biondina guardò la compagna come aspettando indicazioni.
    
    – Almeno si sono fermati – la rincuorò Giorgia, – poteva andare peggio. Mi dispiace…
    
    Chloe ...
    ... scrollò le spalle, ma non disse nulla perché le sarebbe scappato da piangere.
    
    – Dai, torniamo alla strada.
    
    Guidarono i carri di nuovo sulla strada principale, e di nuovo si avvicinarono alla porta, questa volta varcandola senza che le guardie nemmeno le guardassero.
    
    Mentre passavano per le strade della cittadina dirette alla piazza principale, Giorgia tornò su quanto era accaduto:
    
    – Come stai? – chiese a Chloe.
    
    – Bene. – Il volto della ragazza era in netto contrasto con la sua affermazione.
    
    – Ti era già capitato?
    
    – No.
    
    – A me &egrave capitato qualcosa di simile. Forse esagero, ma da quel giorno cerco di vestirmi come ora… per non provocarli.
    
    La ragazza la guardò, cercando di capire cosa intendesse.
    
    – Dici perché ho i pantaloni corti?
    
    Giorgia scrollò le spalle.
    
    – Non &egrave detto che basti, anzi. Però magari aiuta. Per… attirare meno l’attenzione.
    
    – Tu non li metti mai, quindi?
    
    – Sì, a volte sì, a casa… ma non per venire al mercato. Capisci?
    
    Chloe annuì.
    
    – Tu hai delle belle gambe – aggiunse Giorgia.
    
    La ragazzina bionda sorrise: – Grazie.
    
    ‘Anche un bel sedere’, pensò, ma non lo disse. E ripensò anche per un attimo, fugacemente, all’inguine di Chloe, che aveva visto nudo, adornato soltanto dalla peluria chiara e folta. Era stata una scena strana. Era contenta di aver scelto di vestire sempre a quel modo.
    
    Giunte nella piazza del mercato trovarono rapidamente due buoni posti, a qualche distanza l’uno dall’altro, e ognuna di loro ...
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