1. paola ep £


    Data: 25/01/2019, Categorie: Etero Autore: eughenes, Fonte: RaccontiMilu

    Il lenzuolo ricopriva appena il suo seno piccolo, scorrendo tra le gambe lasciava intravvedere il suo culo e il segno del costume appena sopra l’inguine.
    
    Era abbandonata sul letto e profumava di sesso, il suo tatuaggio faceva capolino tra le lenzuola.
    
    Le carezzai la schiena con la punta delle dita e mugolando mi allungò una mano per cercarmi.
    
    Quella notte per la prima volta avevo dormito a casa di Paola e ci eravamo divertiti tutto il pomeriggio e fino a tarda notte.
    
    L’avevo inculata in tutti i modi, fino a farmi pregare di smetterla. Ormai entravo nel suo buchino senza alcuna difficoltà e, non ostante le sue proteste, imperterrito le aprivo il culo.
    
    Protestava, ed io la punivo sculacciandola e pompandola fino allo sfinimento.
    
    Che spettacolo!!! Solo qualche giorno prima il suo culo era vergine e stretto ed ora la mettevo a 90 ‘ ed il suo culo mi si offriva aperto in tutto il suo splendore.
    
    Quella mattina non le permisi di svegliarsi del tutto e le infilai un plug anale bello grosso e le legai le mani al letto, poi andai a preparare la colazione.
    
    Spremuta e caff&egrave con brioches calde che le portai a letto e la imboccai come una bambina. La mia bambina protestava per l’intruso inserito poco prima.
    
    Con le braccia legate ai bordi del letto era bellissima, nuda come una dea. Il sesso era esposto ed il plug spingeva in lei e più si dimenava per slegarsi e più lavorava.
    
    Avevo deciso di continuare la dolce tortura iniziata la sera prima.
    
    Le ...
    ... misi una crema idratante, massaggiando delicatamente tutto il suo corpo e la baciai in ogni punto dal più recondito al più scoperto e i suoi capezzoli mi furono molto riconoscenti.
    
    Ero eccitato di nuovo, ma vOlutamente dimenticai il suo fiorellino che ormai tradiva l’eccitazione, per dedicarmi ad altri punti.
    
    Inizia a baciare Le sue caviglie , snelle e sottili,le sue gambe affusolate, salendo lentamente con baci e carezze in punta di lingua sulle sue cosce tornite.
    
    Accarezzai il suo seno a mano piena, prendendo e stringendo i capezzoli tra le dita e poi con i petali di una rosa e lei fu colta da brividi su tutta la pelle. solo allora tolsi il plug, chiedendole come si sentiva.
    
    Sospirando mi disse, che si sentiva aperta e oscenamente esposta e vergognandosi mi pregò di baciarla sul seno che ormai era erto dall’eccitazione.
    
    Non mi feci pregare: la mia lingua lambiva i capezzoli scuri intorno alle areole e con piccoli morsi la facevo trasalire dal piacevole dolore.
    
    Le mani sfioravano il suo sesso caldo e bagnato, carico di rugiada come un fiore al mattino.
    
    Era completamente in balia delle mie mani che la frugavano e la carezzavano in ogni punto.
    
    La bendai nuovamente ed iniziai a baciarle i piedi per risalire fino all’inguine e poi mordere i capezzoli stropicciandoli, insensibile ai suoi gridolini di dolore.
    
    Urlava ed iniziai a carezzarla con un piccolo pennello da cucina, ma avevo per lei in serbo una piccola frusta che iniziò a colpire il suo seno e le ...
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