1. Spy Cam 2


    Data: 21/01/2019, Categorie: 69, Etero Lesbo Autore: claudiaeffe, Fonte: RaccontiMilu

    Martina sentì l’osso pelvico di Gianni picchiare contro il suo sedere con ritmo sempre più
    
    serrato, quindi le mani di lui si serrarono attorno ai suoi fianchi e le venne nell’ano.
    
    Lei ringraziò Dio che il supplizio fosse finito, emise un gemito di circostanza e lasciò che
    
    l’uomo si sfilasse da lei.
    
    Lui si lasciò cadere sul letto accanto a lei e cercò le sigarette sul comodino.
    
    “Sei sempre una gran troia. Mi piaci perché tu gi godi ad essere inculata, vero?”, disse
    
    infilandosi una sigaretta in bocca.
    
    “Vero”, mentì lei, forse con un po’ troppa poca convinzione.
    
    Lui si accese la sigaretta e aspirò a lungo.
    
    “Ho saputo che ti sei fatta dare dei soldi da Oscar”, disse.
    
    Martina si sporse per prendere il perizoma al fondo del letto, ma Gianni la bloccò.
    
    “Ferma! Devi rimanere nuda davanti a me, non ricordi?”.
    
    La ragazza interruppe il suo movimento e tornò accanto a lui.
    
    “E’ stato lui a volermeli dare – rispose – Lo sa benissimo che non sono stata con lui perché mi
    
    piace. E me li meritavo, quell’uomo fa schifo”.
    
    “Martina, i nostri accordi erano chiari: tu scopi con me e con chi voglio io, e lo fai gratis. Punto.
    
    Non ci sono eccezioni”.
    
    “Ecco, anche di questo volevo parlarti”, disse lei, con una nota di preoccupazione nella voce.
    
    L’uomo la guardò attraverso il fumo della sigaretta.
    
    “Dimmi”, disse secco.
    
    “Ecco, io vorrei smettere. Ho conosciuto una persona, mi piacerebbe frequentarlo, ma non
    
    posso farlo se ogni giorno tu ...
    ... mi fai scopare con qualcuno o vieni qui in prima persona”.
    
    “Eh, lo so, è impossibile. Dovrai rinunciare a lui”, rispose neutro.
    
    “Gianni, ti prego! È un anno che vado avanti con sta vita, credo di aver ripianato
    
    abbondantemente il debito che ho verso di te. Se ci guadagnassi qualcosa, almeno…”.
    
    Gianni rise.
    
    “Vedi che sei una puttana? A te da fastidio che non ci guadagni, non che la devi dare via a
    
    destra e sinistra”.
    
    “Io non sono una puttana, sei tu che mi hai resa così. E poi che ti devo dire, che il guadagno
    
    della birreria mi permette di navigare nell’oro? Se riuscissi a tirare su qualche soldo ne sarei
    
    anche contenta, visto che mi sbatto per te”.
    
    “Visto che
    
    ti sbattono
    
    ”, puntualizzò Gianni con una risata.
    
    “Fai pure lo spiritoso, comunque per me è finita qui. D’ora in poi dovrai trovare altrove dove
    
    scopare”.
    
    Fece per alzarsi dal letto, ma l’uomo con un movimento rapido le afferrò un capezzolo tra le
    
    dita e la tirò a sè.
    
    “Ascoltami, puttana di merda, qui i giochi li gestisco io, come la tua figa, siamo d’accordo? O
    
    vuoi che andiamo a recuperare l”indagine dello scorso anno, quella che scoprì un giro di
    
    prostituzione gestito da te?”.
    
    Martina arrossì e non disse nulla.
    
    “Ma voglio essere buono con te, Dio solo sa perché, e voglio lasciarti libera. Anche perché non
    
    scopi così bene, lasciatelo dire”.
    
    “La finiamo qui?”, disse quindi Martina con un sorriso, a dispetto delle cose che si era appena
    
    sentita ...
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