1. Week end sulla neve (alberto, silvio e suo padre)


    Data: 15/01/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: FSeed, Fonte: Annunci69

    ... saliva.
    
    “E’ arrivato il momento di fottere” disse Alberto prendendo Silvio e mettendolo a novanta sul letto. Mentre lui cercava i profilattici nella borsa io mi chinai e cominciai a leccare il culo di Silvio, che subito cominciò a godere.
    
    “Oh si F. bravo continua. Preparami al cazzone di Albi” leccavo e riempivo di saliva il buco fino a quando non mi ritrovai vicino il cazzo di Alberto già con il preservativo infilato. “Te occupati della sua boccuccia” disse Alberto sorridendomi. Io mi posizionai davanti a Silvio che prese in bocca tutto il mio cazzo, mentre Alberto cominciava a spingere. Più Alberto lo fotteva e più Silvio succhiava, facendomi godere così tanto che non resistetti più.
    
    “Cazzo ragazzi vengo”.
    
    “No aspetta” disse Alberto “riempiamogli la faccia di sborra”.
    
    “Oh si Albi, bravo riempitemi” disse Silvio scendendo dal letto e inginocchiandosi a terra. Alberto mi afferrò per un fianco e mentre Silvio pompava i nostri cazzi cominciò a baciarmi di nuovo. I suoi baci mi facevano impazzire, con la sua lingua calda che mi lavorava tutta la bocca, e ben presto il godimento prese il sopravvento facendomi esplodere. Schizzai sul volto di Silvio una quantità di sborra che mai avevo fato prima, e Alberto mi seguì subito, imbrattando ancora di più il volto di Silvio. Godemmo così tanto che le nostre bocche rimasero aperte, con le nostre salive che si mischiavano.
    
    “Mio dio ragazzi mi avete proprio conciato male” disse ridendo Silvio mentre leccava la sborra dal ...
    ... suo viso e se la toglieva con le mani. Scoppiammo tutti e tre a ridere e ci sistemammo prima del rientro di Edoardo.
    
    La sera cenammo tutti insieme e dopo mangiato Edoardo ci portò in un locale in una cittadina vicina. Arrivati li ci dividemmo, e io Alberto e Silvio cominciammo a bere, forse un pò troppo. Silvio incontrò una sua amica d’infanzia e lasciò me e Alberto da soli. Non mi era mai capitato di rimane così tanta tempo da solo con Alberto, e l’alcol favorì quest’ultimo ad aprirsi con me. Non sapeva ancora cosa voleva nella vita, se era gay oppure no, se era giusto stare con la sua ragazza o lasciarla. Aveva paura che i suoi compagni di basket sapessero che gli piacevano anche i maschi, ma soprattutto non sapeva se amava Silvio oppure no. Fummo interrotti da Edoardo, che aveva incontrato un suo amico e ce lo presentò. Carlo (nome di fantasia) era anche lui nel giro d’affari di Edoardo, sulla cinquantina, capelli bianchi, occhiali e corpo asciutto, era proprio il ritratto dell’uomo distinto. Fissava me e Alberto con insistenza mentre Edoardo ci parlava, quasi a volerci spogliare con gli occhi. Silvio tornò al nostro tavolo completamente ubriaco, facendo infuriare il padre.
    
    “Possibile che non ti si può lasciare da solo per un attimo? Scusa Carlo ma credo che continueremo la conversazione domani. Andiamo a casa ragazzi”. Il viaggio di ritorno fu imbarazzante, dato che Silvio parlava senza freni di tutto quello che gli passava per la testa, raccontando anche del bagno ...
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