1. Il destino di una coppia - 6


    Data: 15/01/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: duke69, Fonte: EroticiRacconti

    Il sedere di Rosy sembrava deformato! entrambi gli orifizi anale e vaginale erano tappati con dei plug trasparenti che definire enormi sarebbe stato riduttivo. La trasparenza metteva in risalto la notevole circonferenza di entrambi i fori, che donavano un aspetto grottesco al sedere della povera Rosy. Quei due mostri intimamente a contatto dentro di lei dovevano darle, al contempo, piacere e sofferenza.
    
    Intanto Tom volle specificare:
    
    “Si può proprio dire che una troia di questo calibro non mi era mai capitata! Ma non voglio prendere meriti che non mi appartengono, perché questo capolavoro è stato realizzato da Miss Dolores che ha lavorato personalmente sui buchi di Rosy, allargandoli centimetro dopo centimetro!”
    
    Giuseppe con aria compiaciuta e soddisfatta di ciò che si era presentato ai suoi occhi diede a Rosy una sonora manata sul sedere esternandole ogni genere di insulto.
    
    “uhh, cazzo!!!…proprio come desideravo…! Ora si, che posso definirti una scrofa sfondata!!!
    
    Laura che fino a quel momento stava ridacchiando mentre mi stringeva le palle con una cordicella ben annodata intorno ai testicoli, si fece improvvisamente seria e chiese a Tom:
    
    “Vorrei, se mi date il consenso, infilarle una mano nel culo. È da tempo che sogno di fare un fisting”.
    
    Nello stupore generale ci fu qualche secondo di silenzio in cui Rosy sbarrò gli occhi disorientata e impaurita, Giuseppe iniziò a sghignazzare mentre Tom, scrutando Giuseppe come a chiedergli il permesso, disse che ...
    ... non c’era alcun problema e che poteva tranquillamente divertirsi fistandola anche con tutto l’avambraccio. Quindi Giuseppe rimandò il divertimento al dopo cena.
    
    La cappella mi stava esplodendo in quella gabbia metallica, non ce la facevo proprio più, stavo soffrendo da impazzire. D’altra parte, vedere l’angoscia negli occhi di Rosy generava in me una sempre più crescente frustrazione. Intanto, quel bastardo di Tom continuava a sputare dentro la bocca di Rosy caricandola ancora di saliva come fosse uno sputatoio.
    
    La mia sottomissione e quella di Rosy erano ormai totali: raramente proferivamo parola e ci ritrovavamo regolarmente messi da parte, in genere accucciati per terra nelle vicinanze dei nostri aguzzini. Laura era diventata la mia padrona, mentre Rosy veniva abusata a turno un po’ da tutti, anche se il suo vero padrone rimaneva Giuseppe. Per me, quella sera, la cena si sarebbe concretizzata in un piattino con delle ossa rosicchiate dai commensali e posizionato sotto la sedia di Laura. Rosy invece mangiava dalla bocca di Tom, che ogni tanto masticava un po’ di cibo e lo sputava nella sua bocca; questa assurda scena, che si svolgeva poco sotto il piano del tavolo, era a dir poco vomitevole ed io ero lì, a mezzo metro, “deliziato” da tale visione.
    
    Il programma del dopocena era già stato annunciato: tra le urla di Rosy, Tom e Giuseppe impiegarono almeno un quarto d’ora a rimuoverle il plug dal sedere, facendo uso anche di abbondanti quantità di olio. Lo posizionarono ...
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