1. In gita col prof di filosofia 2


    Data: 14/01/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Asseffect, Fonte: Annunci69

    La notte successiva la situazione si fa scottante. Tornati in albergo dopo un’altra giornata di visite il prof si spoglia, e, nudo come mamma l’ha fatto si dirige in doccia. Vedendo la sua pancetta e quel suo bel culo non riesco a resistere. Mi spoglio e senza far rumore lo seguo dopo aver chiuso la porta a chiave.
    
    La doccia dell’hotel è decisamente larga. Ampia circa due metri, col pavimento in mattone rosso levigato è separata dal resto del bagno da una semplice tendina. Vedo il profilo del prof stagliarsi dietro quest’ultima, è di schiena. Mi avvicino e scostando la tendina mi attacco alla sua schiena. A contatto con lo spacco del suo sederone il mio cazzo inizia già ad ingrossarsi, e lui con un mugolio di piacere si sporge verso di me, inarcando la schiena. Si gira ed iniziamo a limonare sotto il getto d’acqua calda, i nostri cazzi che si sfiorano.
    
    Mi abbasso e prendo in bocca il suo pisello, infilandogli nel mentre un dito nel culo, poi due, poi tre. Man mano che spingo avanti ed indietro con un movimento pelvico naturale anche lui si muove, e il suo pisello, corto ma grosso mi sta praticamente scopando la bocca. In pochi minuti lo sento fremere, allora spingo con decisione le dita nel profondo del suo culo e con uno, due, tre getti mi viene copiosamente in bocca.
    
    Senza ingoiare mi alzo, lui capisce cosa voglio e infila la sua lingua, grassa e lunga nella mia bocca, e iniziamo a limonare nel suo sperma, avvolti dal piacere. Sente il mio cazzo premere e mi dice ...
    ... che vuole essere inculato, e si gira appoggiandosi verso il muro.
    
    “Non così”, gli dico, “si appoggi al lavandino, voglio vederla in faccia mentre la faccio mio”, e così fa.
    
    Mi avvicino al suo culone, spalanco le chiappe e inizio a leccarlo tutto, inumidendolo. Vedo che non resiste più, e guardando le nostre immagini speculari allo specchio avvicino la cappella al suo buco ed inizio a spingere lentamente dentro di lui. La sua faccia dapprima mostra un’espressione di dolore, poi non appena si abitua si tramuta in piacere. Andiamo avanti così per cinque minuti, poi lo faccio girare e sedere sul lavandino, e di nuovo inizio ad incularlo. Si avvicina a me, la sua pancia a contatto con la mia, sento il suo pisello floscio ancora sporco di sborra sul pube, e mentre contino a scoparlo mi infila di nuovo la lingua in bocca e rincominciamo a limonare.
    
    “Sto venendo prof” gli dico uscendo. “No fermo” mi dice stringendomi a se “Continua a scoparmi, sborrami dentro, fammi tuo! Adoro sentire un cazzo esplodermi. Sborra e scopami nella sborra finché non ce la fai più!”.
    
    E così faccio, in poche altre spinte vengo copiosamente nel suo culo, e in un continuo sciabordare continuo a spingere avanti ed indietro, mentre sento che lui ha nuovamente sborrato sulla mia pancia. Quando non ce la faccio più, il pene ormai floscio, esco da lui, che prontamente scende, si abbassa ed inizia una pompa ad arte, prendendo anche le palle, e ripulendomi del tutto.
    
    Ci rilaviamo e ci stendiamo sul ...
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