1. La mascherina - parte 1


    Data: 13/01/2019, Categorie: Trans Autore: TravSiciliaOcc, Fonte: Annunci69

    Oggi come oggi il ragazzo riservato, che non manda la foto del viso, lo abbiamo conosciuto tutti. La mia storia di passione con Marco iniziò proprio così. L'idea venne a me, una volta alla TV avevo visto degli agenti col volto coperto dal passamontagna, e un brivido mi aveva attraversato ogni singola vertebra. Così glielo proposi in chat: un incontro a volto coperto, sia per lui che per me, a questo punto. Per me aveva scelto una mascherina nera, di quelle che coprono poco, per mettere in risalto il mio taglio degli occhi; per lui invece uno di quei passamontagna che lasciano solo liberi la bocca e gli occhi. Eravamo molto eccitati dall'idea; lui perché poteva avermi senza la paura di essere riconosciuto, io perché avrei finalmente potuto avere quel fascio di muscoli che mi era arrivato in foto, con pettorali e braccia e piene, è un pisello che avrebbe fatto sbiancare una lattina Coca-Cola. Durante i giorni che precedettero l'incontro, sia io che lui impreziosimmo di dettagli la nostra esperienza dal taglio fetish. Io gli dissi che gli avrei fatto trovare la porta di casa socchiusa, col passamontagna sul tavolo della cucina cosicché io non potessi vederlo, lui mi disse che mi avrebbe voluto in ginocchio, in camera da letto, bendata e con degli auricolari alle orecchie, in modo da non sentirlo arrivare. Acconsentii, ormai ero inesorabilmente caduta nel vortice delle nostre fantasie. Il giorno dell'incontro venne posticipato, a causa di impegni improvvisi. Pensai subito al ...
    ... solito perditempo. Un giorno, finalmente, il messaggio: "Stasera sono libero dopo le 23, spero di farti godere come meriti."
    
    Era fatta, ormai non potevo più tornare indietro.
    
    Partii diretta verso quella casa al mare che si era vista trasformare più volte nella dimora delle fantasie più nascoste, lontana da occhi, ed orecchie, indiscreti. In men che non si dica ero pronta e tremante per l'emozione, ma con mezz'ora di anticipo. Utilizzai il tempo che mi restava per accendere candele che lo avrebbero guidato da me, ed incensi che lo avrebbero fatto perdere in un labirinto di piaceri orientali. Luci spente, così si era deciso. Alle 23 puntualissimo, si presenta davanti al cancello della mia villetta. Apro, e corro in cucina a socchiudere la porta. Dopo di che metto la mascherina, mi bendo, mettendomi in ginocchio come mi era stato ordinato dalle sue voglie. Attivo la musica, "Chissà cosa succederà adesso", penso. Passa poco, e nel buio della benda riesco comunque a distinguere gli odori. È Aqua di Giò. Un profumo che ha sempre guidato il mio sguardo verso bei ragazzi, con la cura per i dettagli. È qui. Ma adesso? Decido di socchiudere la bocca, il rossetto rosso la incornicia. È lì che la sento. Un corpo caldo si appoggia al mio labbro inferiore, che è più sviluppato rispetto al superiore. Così decido di dare un succoso bacio a quella punta calda, sentendola grossa e turgida. Non uso ancora le mani, prima voglio fargli vedere di cosa sono capace. Comincio a spostare un po' la ...
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