1. La decisione


    Data: 12/01/2019, Categorie: Lesbo Autore: AnnaDD, Fonte: RaccontiMilu

    ... selvaggia ed impulsiva.
    
    “Basta!” mi trovai a pensare “proprio adesso che con mio marito tutto &egrave tornato come prima! Non posso, non voglio, non DEVO far scoppiare un altro casino dopo tutto quello che ha combinato lui!!!”.
    
    Già… quello che ha combinato lui…
    
    Alla fine una parte della verità era anche che non riuscivo ad evitare di pensare a quante me ne aveva combinate lui e al fatto che – alla fine – non eravamo nemmeno lontanamente vicini ad essere paragonabili nelle bugie, nelle omissioni e nei tradimenti.
    
    “Non DEVO. Io sono superiore e basta. E poi come potrei guardare in faccia le mie figlie?”
    
    Diavolo… anche le mie figlie…
    
    Ricordo che, a differenza di quello che immaginavo, quando sono tornata a casa quella sera Elena, mia figlia maggiore 18enne, era ancora sveglia per preparare un test scolastico. Sono entrata in casa e mi sono fermata sulla soglia con un’espressione incredula ripensando a quello che era successo.
    
    “Ciao mamma! ……. Cavolo …. Sei bella sconvolta stasera! Ma non andavi al cinema con la tua amica??? Non oso immaginare che schifezza siete andate a vedere!!!”
    
    Effettivamente cara… non puoi proprio immaginare!!!
    
    Vi assicuro che in quel preciso istante avrei voluto morire: il solo pensiero di tutte le ramanzine che le avevo fatto sul vestire, sul non conciarsi in modo che la gente pensi di lei che &egrave una mignotta, sul non parlare sboccato, sul sedersi composta, sul “gestire” gli ormoni del suo fidanzato … Se mai sospettasse ...
    ... quello che ho fatto io in quel cinema…
    
    Mamma mia che vergogna!!!
    
    Circa una settimana dopo il cinema ricevo un sms da Barbara “Hai voglia di un aperitivo insieme? Mi sa che dobbiamo parlare…”
    
    Confesso che non sapevo cosa risponderle aveva indubbiamente ragione: dovevamo parlare. Siamo due donne adulte e Barbara mi era piaciuta molto fin dal primo giorno che l’avevo conosciuta. In fin dei conti, non mi ha certo obbligato lei a comportarmi come mi sono comportata e quindi era troppo comodo darle la colpa.
    
    “Sono contenta che tu mi abbia scritto. Certo, un aperitivo &egrave una grande idea. Stesso posto dell’altra volta, questa sera alle 19.00?”
    
    “OK, fatto”.
    
    *********************
    
    Mancano pochi minuti alle 7. Sono arrivata un po’ in anticipo come mi capita quasi sempre data la mia mania della precisione. Mi sono vestita ricercatamente: camicetta di seta chiara con una piccola fantasia arabescata, un poncho in cachemire color tortora, bigiotteria sobria, un pantalone nero non troppo attillato, l’immancabile decolté con 8 cm di tacco che mi fa svettare sulla folla. Mi sono truccata leggermente: non voglio certo sembrare una cacciatrice di uomini dopo quello che &egrave successo: poco trucco agli occhi e un rossetto pallido pallido. Insomma: nulla &egrave lasciato al caso.
    
    Aspetto qualche minuto e poi scendo dalla macchina per andare all’appuntamento. Con mia grande sorpresa Barbara &egrave già lì: strano! Normalmente ha sempre un bel quarto d’ora di ritardo!!! ...
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