1. Gli imbianchini


    Data: 12/01/2019, Categorie: Cuckold Etero Autore: pensierovago, Fonte: RaccontiMilu

    ... rivedere, sì, ci dobbiamo proprio rivedere.’ Rivolgendosi a suo figlio. ‘Dove siamo la prossima settimana? Già al cantiere vicino allo svincolo.’ Da una sculacciata a mia moglie. ‘Ci vieni a trovare,che fai contento Giovanni.’ Mia moglie non dice nulla. ‘Ti mandiamo le foto e i filmati, così non ti dimentichi di noi.’ E ride, stringendole la mano per salutarla. Il figlio si avvicina a mia moglie, le mette una mano fra le cosce. ‘Una ripassatina te la do volentieri. Quando ne hai voglia, fammi uno squillo.’ E se ne vanno.
    
    Sento il padre commentare ‘Te l’avevo detto che la zoccolona me lo succhiava di nuovo.’
    
    ‘Tutto merito mio, papà. Se la prima volta non la scopavo così bene, mica te lo faceva il bocchino.’
    
    ‘Pensa a Carmine, quando gli faccio vedere le foto.’
    
    ‘Quello si fa una sega all’istante.’
    
    ‘Vedrai che la prossima settimana quella viene al cantiere. E’ una signora zoccola.’
    
    ‘Le farò uno squillo. Secondo me hai ragione, papà, quella ne vuole ancora.’
    
    ‘E noi ce lo diamo.’ E ride.
    
    CONTINUA
    
    Gli imbianchini se ne sono andati e io rientro in casa.
    
    ‘Cosa &egrave successo?’
    
    Mia moglie mi guarda, stupita.
    
    ‘Ho visto quei due. Ho visto tutto. Ti hanno fotografata e filmata. Ti hanno ricattata?’
    
    Mia moglie abbassa lo sguardo. ‘No’ sussurra.
    
    ‘Cosa vuol dire NO! Spiegami cosa &egrave successo.’ Alzo la voce.
    
    Mia moglie si siede sul divano, ha l’aria di chi sta per piangere. ‘E’ tutta colpa mia.’
    
    ‘Cosa vuoi dire?’ Mi siedo accanto a lei ...
    ... e la accarezzo.
    
    ‘Sono stata io.’
    
    La guardo e non capisco.
    
    ‘Sono quasi contenta che tu abbia visto tutto. E’ come la fine di un incubo. Non te l’ho mai detto, ma ho sempre avuto delle fantasie particolari.’ Un attimo di silenzio e poi continua ‘Sono state le fantasie di ogni mia masturbazione. Me ne vergogno, ma mi piace.’
    
    ‘Una fantasia &egrave una fantasia, ma quello che ho visto era la realtà. Magari non &egrave neanche la prima volta!’
    
    ‘Con loro &egrave la seconda. Prima era successo solo con Alberto. Ti ricordi il magazziniere della ditta di trasposti dove lavoravo?’
    
    ‘Certo che me lo ricordo. Aveva sessantanni!’
    
    ‘Sì. Sul lavoro faceva sempre degli apprezzamenti pesanti. Poi un giorno ha allungato le mani. Doveva aver capito che mi eccitava. Ti ricordi che mi fermavo spesso per un’ora di straordinario. Era lui che aveva inventato il sistema. Ci pagavano e io mi facevo scopare da lui. Non facevo all’amore, mi facevo scopare. E’ diverso. Non riuscivo a farne a meno. Ti ricordi che il giorno del matrimonio subito dopo il pranzo ti ho detto che dovevo assolutamente riposarmi per qualche minuto perché avevo mal di testa? Non era vero. Era che Alberto voleva che gli facessi un pompino vestita da sposa. E io morivo dalla voglia di farglielo.’
    
    ‘No, non ci posso credere. Mi hai sempre mentito.’
    
    ‘No. E’ un lato di me che ti ho nascosto. Come facevo a dirtelo? Poi la ditta ha chiuso e finalmente non ho più visto Alberto. Lui si &egrave trasferito a Milano. ...
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