1. Le soleil couchant.


    Data: 09/01/2019, Categorie: Autoerotismo Lirica, Poesia, Autore: dealuce, Fonte: RaccontiMilu

    Tramonto
    
    Brezze a carezzarmi la pelle
    
    Schiamazzi di fanciulli in cortile
    
    La casa tutta per me
    
    Roghi violenti dal Cuore del mio
    
    Essere Donna
    
    Quindi sospiri d’innamorati e sonoro di voci
    
    Fruscii di lenzuola di lino, giochi d’ombre furtive
    
    La camicia da notte sfilata per terra
    
    seguita dall’intimo
    
    Sinuosa lentezza con cui m’adagio sul materasso
    
    Nuda
    
    Abbassate le tapparelle
    
    atmosfera di luce d’abat-jour soffusa
    
    semidischiusa la finestra
    
    al pari di labbra soffici e dolci
    
    Sussurro parole d’amore
    
    allo specchio tra le mie gambe
    
    Smarrita tra pulsioni animate
    
    intrisa di giovinezza invincibile
    
    sfogo tensioni indecenti
    
    sfiorandomi tutta
    
    Fuori tuoni lontani
    
    celebrano della Natura l’eterna potenza
    
    Gli occhi d’innocenza velati, io pudìca
    
    io lasciva, tonalità intrise di vita
    
    Inizia la pioggia di lampi
    
    a filtrare più forte
    
    avvolgendo della Donna che sono
    
    gli anfratti più intimi
    
    Velocizzato il respiro, mi assaporo
    
    celando le mani
    
    per provare piacere
    
    dentro di me, sì,
    
    ancora un poco di più
    
    fino in fondo, nel ventre che darà vita
    
    Le labbra increspate da brividi
    
    a sorrisi nel vento ambrato alternati
    
    nella tempesta del vespro
    
    sorrido infantile esalando piacere
    
    Mi regalo a me stessa così reclinata
    
    come una fata che oscenamente s’espone
    
    Sprigiono fiumi copiosi
    
    di melliflui infusi
    
    aperto l’otre bollente dalle dita a cadenza lambito
    
    Capovolgo pudori, inseguo ...
    ... voluttà
    
    sentendomi ancora più Donna
    
    mentre danzo impaziente
    
    Subisce trasmutazioni il reale che inerte scolora
    
    in quella notte sospesa d’idealità confuse
    
    Vorrei mille specchi per
    
    potermi ammirare
    
    d’ogni mia languida espressione trarre un
    
    dipinto
    
    Musica finalmente:
    
    da fuori melodie di lontani violini
    
    mentre compongo sulle mie dita il ritmo di quell’abbandono
    
    ansimando passione in balia di sensi profondi
    
    Rallento stremata
    
    Mi poso sul fianco quale farfalla in amore
    
    Lo specchio ora dinanzi
    
    al mio viso
    
    riflesse le mie pupille, brillare
    
    l’oro degli occhi, le labbra d’amaranto divampa
    
    la passione che mi brucia le guance
    
    consumandomi il sesso
    
    Nell’intimità tra le cosce
    
    soffoco gemiti
    
    illuminati da lampi
    
    Visione accecante per chi
    
    non può sapere
    
    della dolce malia l’alto sentire
    
    Scambio di sguardi tra me
    
    e la giovane donna che seducente
    
    sorride riflessa, soggiogata
    
    nel suo lento scivolare scandito
    
    mentre le schiudo i
    
    petali irrorati di stille
    
    Il profumo della notte
    
    di terra bagnata da gocce
    
    si mesce col suono del sogno sovrano
    
    tra sospiri più fitti
    
    con l’aroma salmastro di Donna
    
    con cui mi stordisco adescandomi
    
    Affondo sul guanciale
    
    navigando verso mondi remoti e fiabeschi
    
    La mano a vibrare colpi
    
    instancabili accelerando battiti in petto
    
    Tutto il corpo di meraviglia pervaso
    
    in dolce resa alla malia soave
    
    Avvicino le labbra allo specchio
    
    ne bacio la fredda ...
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