Il colpo...con sorpresa - 1 - Racconti Erotici

Il colpo...con sorpresa - 1

E' l'ora in cui i nottambuli si sono già ritirati ed i mattinieri non si sono ancora alzati. E' l'ora più tranquilla per svolgere il mio lavoro.

Ormai il più l'ho fatto, mi resta solo il dare il tocco finale.

Ho studiato tutto nei dettagli per diverse settimane, ho atteso con pazienza il momento giusto per mettere in pratica quanto progettato.

Quel momento è arrivato: è adesso.

Molti miei colleghi operano in gruppo, io preferisco lavorare da solo; è difficile per me fidarmi di altri, potrebbero essere come me.

Come sono io? Semplicemente diverso da quello che appaio.

Intanto cerco di non dare mai molto nell'occhio, di non farmi notare, ma siccome è impossibile vivere senza rapportarsi con altre persone cerco di apparire come alla gente piace vedermi e non come sono. Cerco di essere garbato con le signore, cortese con i signori, leggermente distaccato da tutti ma non come chi ha la puzza sotto il naso e non vuol dare confidenza, ma come un ragazzo timido ed educato; forse eccessivamente timido, eccessivamente educato.

Sono benvoluto dal dottore commercialista titolare dello studio di “contabilità aziendale e consulenza sul lavoro” nel quale io, modesto ragioniere, lavoro da alcuni anni.

Probabilmente sono considerato un fessacchiotto imbranato dalle mie tre colleghe. Loro amano stuzzicarmi ed io godo nel fingere di non capire le loro frecciatine, è il modo migliore per essere sempre coccolato da loro.

Lo ammetto:ho qualche difficoltà a relazionarmi ...

... con le donne. Mi piacciono, le desidero, ma al momento di osare mi blocco. Forse per questo cerco altri sfoghi, più di testa che di sesso. Amo caricarmi di adrenalina con altri metodi

Uso il mio lavoro come immagine paravento per poter vivere indisturbato quella che considero la mia vera professione che, anche se ignota a tutti, mi piace, mi elettrizza, mi eccita .

Mi eccita l'alto livello di adrenalina quando azzardo molto.

Arrivo a non aver paura di eventuali fallimenti nelle mie imprese perché tutto il piacere derivante dall'eccitazione che si prova nell'osare vale anche l'eventuale contraccolpo di un insuccesso.

Sinora comunque ogni impresa è andata a buon fine.

Il calcolo delle probabilità però mi induce a considerare che non potrà essere sempre così, non potrà andarmi sempre tutto bene, tutto liscio: prima o poi sbatterò il grugno.

Nella mia spregiudicatezza comunque sono sempre relativamente accorto: non ho mai osato troppo! Preferisco fare piccole cose da solo piuttosto che grandi cose associandomi ad altri.

Questa volta ho progettato qualcosa che parrebbe essere più impegnativo, più esaltante delle mie precedenti avventure.

Conosco bene la villa della contessa De Bliasi, ci sono stato molte volte per andare a prendere io i documenti contabili. Altri clienti portano loro le scartoffie allo studio, ma lei no, lei nobile e benestante esige un servizio particolare, non proprio a domicilio ma assimilato.

Io sono quello che va almeno una volta al ...