1. La tela del ragno cap4


    Data: 05/01/2019, Categorie: Etero Autore: Nonna_Maria, Fonte: EroticiRacconti

    Quella sera Salvatore tardava, si erano fatte le 23 ed ancora non avevo sentito bussare, temevo che Lucia si fosse pentita di avermi concesso il marito e gli avesse vietato di venire. Tendevo l’orecchio per sentire se nell’appartamento affianco stessero litigando. Speravo ardentemente che non litigassero, a quell’ora il vociare si sarebbe sentito in tutto il palazzo e non volevo che tutti sapessero di me, sarei passata per la solita troia che voleva rubare il marito alla moglie legittima. Certo non potevo andare io a bussare per chiedere perche’ quella sera Salvatore non fosse ancora venuto. Ero in agitazione e mi torcevo le mani per i nervi, mi ero profumata, truccata, avevo indossato la combinazione piu’ sexy che avevo, mi ero fatta addirittura due clisteri per farmi trovare pulita e avevo pure deodorato la fessa e quello stronzo non veniva? Verso mezzanotte sentii i colpetti convenuti alla porta, volai ad aprire, era finalmente lui. Quando mi vide i suoi occhi brillarono, “quanto sei bella” mi disse e mise il suo volto fra i miei seni rigogliosi stringendo con le sue grosse mani le mie chiappe. Mi sollevo’ come un fuscello con le mani a coppa sotto il mio culo mentre io gli allacciavo le braccia al collo e mi porto’ in soggiorno. Chiusi la porta e gli chiesi il perche’ del ritardo, aveva forse litigato con Lucia? Era questo che mi premeva sapere in quel momento, ne sarebbe andato della mia reputazione e forse pure del mio matrimonio se Lucia cominciava a sparlare in giro ...
    ... di me. Lui mi tranquilizzo’, mi disse che era rimasto a far compagnia alla moglie piu’ a lungo quella sera e che Lucia se ne era andata a letto, quindi lui poteva rimanere con me fino a quando avessi voluto. Lucia mi aveva preso in simpatia e mi considerava quasi una sorella minore. Sapeva che ero sola per quasi tutta la settimana e questo per una giovane donna non era bene. Quindi un po’ di compagnia mi avrebbe giovato e a suo marito pure avrebbe fatto bene un po’ di distrazione, tanto lui comunque non le avrebbe fatto mancare nulla, era capacissimo di soddisfare due donne. Che donna stupenda doveva essere questa Lucia pensai, forse l’avevo giudicata male quando con uno sguardo cattivo mi aveva spalancato le gambe in faccia! Ma ora era giusto passare a cose piu’ piacevoli disse lui ma prima mi chiese se per favore potevo prendere un grosso batuffolo di ovatta , impregnarlo di olio d’oliva e tenerlo a portata di mano. Sorrisi pensando ai suoi propositi per quella notte e all’uso che intendeva fare di quel grosso batuffolo, pertanto corsi ,o meglio volai , in bagno a prendere l’ovatta ed in cucina ad impregnarlo d’olio. All’epoca di questi fatti non esistevano ancora le creme-gel specifiche che esistono ora, si utilizzava quello che si trovava in casa e l’olio di oliva, oltre che salutare e mediterraneo, era perfetto per l’uso che volevamo farne e decisamente meglio del burro, che pure qualcuno usava, ma che finiva per impiastricciare tutto. All’epoca della mia giovinezza noi ...
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