1. Mio fratello Kevin – 3


    Data: 02/01/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Incesti Autore: Naughty_Bard, Fonte: RaccontiMilu

    ... il caldo che fa e io mi eccito. La cappella mi arriva già dopo le tonsille.
    
    ‘Ingoia tutto, mi raccomando’ mi dice col solito sorrisetto ‘e guardami negli occhi mentre ti piscio in bocca troia’ così faccio. E’ davvero bastardo, è sadico al midollo. Senza preavviso un getto bollente mi arriva dritto in gola. Mi va un po’ di traverso e, dopo un paio di colpi di tosse una goccia di pipì mi esce dal naso. ‘Non t’azzardare a sputarla’ mi dice e io non posso fare altro che ingoiare bocconate e bocconate di quel liquido acido e dal sapore rivoltante, mentre Kevin guarda fisso nei miei occhi che ora si stanno di nuovo riempiendo di lacrime , stavolta per il bruciore alla gola, non ancora guarita dal trattamento del pomeriggio. Rilassa completamente la vescica e il getto aumenta di intensità, costringendomi ad ingoiare più frequentemente.
    
    ‘Aaaahhhh, che bello pisciare così, non trovi? Hahahaha’ tira indietro il capo per ridere e, di nuovo, il vederlo contento di umiliarmi mi rende felice, è più forte di me, non riesco e non voglio oppormi ai suoi divertimenti.
    
    Va avanti forse per un minuto che a me sembra un eternità, poi il getto si affievolisce, io ingoio le ultime gocce mentre lui sospira soddisfatto e mi sfila il cazzo di bocca.
    
    ‘Aaahh, lo sai, ti ho pisciato proprio ...
    ... volentieri in bocca’ io sto per vomitare dal disgusto e non ho il tempo di rispondere. Mi arriva un’altra sberla, anche se meno forte della prima… o forse sono io che non ho più la volontà di oppormi. ‘Beh!?! Non si ringrazia?’
    
    ‘Grazie signore, grazie per avermi dissetata’ non riconosco neanche più la mia voce tanto è roca.
    
    ‘Prego, prego, figurati, è un piacere, hahaha… tranquilla, se ti piace così tanto, ora che ti ho battezzata ti userò anche come cesso, promesso hahahaha!!!!’ mi sbatte per un po’ l’uccello sulla faccia mentre ride, poi si ritira su i boxer e si aggancia i pantaloni. Si butta indietro sul divano e mette le braccia sulla spalliera in modo da stare il più comodo possibile:
    
    ‘Bene, ora che hai la bocca pulita…’ si toglie le scarpe e appoggia le gambe sul poggiapiedi, incrociandole alle caviglie ‘…il tuo premio…’ subito mi accorgo che le piante dei suoi piedi, oltre ad essere letteralmente gocciolanti di sudore, sono completamente nere, come se avesse camminato scalzo per strada. L’odore che emanano è nauseabondo. Io lo guardo riconoscente e lui mi dice con il solito sorrisetto furbo:
    
    ‘Lecca bene, mi raccomando, devono tornare rosa come quelli di un bambino, chiaro?’
    
    Non me lo faccio ripetere due volte e mi getto affamata sul mio agognato bottino. 
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