1. Lei, il fumo, la scuola.. lei


    Data: 30/12/2018, Categorie: Etero Autore: smiledeep, Fonte: RaccontiMilu

    Era una mattina di scuola come un’altra, le ore della quinta liceo continuavano a passare inesorabili tra un’interrogazione, un compito in classe e perché no, una canna in ogni momento libero.
    
    Ero seduto in uno dei primi banchi, dove ovviamente ero stato posizionato per essere meglio controllato dai professori, non ero il cervellone della classe e la mia esuberanza passava difficilmente inosservata da chi esercita il proprio lavoro con autorità e pungo di ferro. L’ora di scienze sembrava non finire più, avevo già preparato la canna per la prossima sosta, avevo mangiato un mandarino, nel avevo aperto un altro e avevo persino tentato di offrirlo al professore. Si sa, quelli si offendono con niente, magari si fosse arrabbiato e mi avesse mandato fuori dall’aula. Invece niente, aveva rifiutato la mia offerta e facendo finta di niente di era rimesso a parlare da solo girato verso la lavagna. In effetti non so quanti in classe lo stessero realmente seguendo, ma sono sicuro che si potessero contare sulle dita di una mano. Ad un tratto qualcosa smuove la mia immaginazione, nell’ultima fila un mio compagno di classe si mangia delle noccioline, lanciandosele sopra la testa e prendendole al volo con la bocca. Decisamente un’occasione da non lasciarsi sfuggire, con un rapido gesto di intesa mi alzo in piedi, mi posiziono in mezzo alla classe e apro la bocca verso il soffitto. In un attimo la scenetta prende vigore e questo si alza in piedi e inizia a lanciarmi le noccioline che prendo ...
    ... abilmente al volo con la bocca. Questo &egrave troppo anche per il pazientissimo professore di scienze. Mi sorbisco i tre urli di rito, e finalmente posso passare il resto della lezione fuori dall’aula. Mi dirigo verso la scala antincendio del secondo piano in cui &egrave permesso fumare, siamo nel bel mezzo di un’ora di lezione non dovrei trovarci nessuno; appena entrato mi siedo sul primo gradino della scala che porta al giardino della scuola e mi accendo la canna che bramavo ormai dall’inizio dell’ora. Un paio di tiri, quando la porta della stanza si apre ed entra Marika, una ragazza della mia classe. Rimango un attimo stupito, non che fosse strano vederla frequentare questo luogo della scuola, ma piuttosto rimango stupito che il professore abbia buttato fuori un’altra persona dalla classe oltre me. ‘Marika! Che ci fai qui? Sei riuscita a farti buttare fuori anche tu?’ lei butta per un attimo gli occhi al cielo, quasi per dirmi ma cosa vai a pensare ‘ma no, figurati, lo sai che noi ragazze possiamo sempre uscire quando vogliamo, basta chiedere gentilmente!’ In effetti aveva ragione, un’aura di inattaccabilità ricopriva ogni ragazza dell’istituto, soprattutto se il professore era uomo.
    
    -‘Vieni qui, siediti! Vieni a dare due tiri’- Mentre la invitavo a dividere la canna con me la osservavo attentamente. Possono passare anni, ma non si smette mai di essere sorpresi vedendo un corpo quasi perfetto che ti viene incontro e ti si siede di fianco. I suoi lunghi capelli castani ...
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