1. Baby sitter


    Data: 29/12/2018, Categorie: Etero Autore: benves, Fonte: Annunci69

    Mi chiamo Alessandra, ho ventidue anni e sono universitaria
    
    Il mio sogno è quello di laurearmi presto in giurisprudenza ma il costo per l’istruzione è diventato oggi quasi proibitivo e quindi, per mantenermi agli studi, oltre che sull’aiuto della mia famiglia, devo necessariamente fare affidamento su qualche piccolo e saltuario lavoro che ogni tanto trovo e che mi lascia il tempo di preparare gli esami senza rimanere troppo indietro.
    
    Le varie esperienze avute mi hanno fatto però rendere conto che il rapporto tra il tempo sacrificato allo studio e il guadagno realizzato, non è mai stato positivo e conveniente.
    
    Devo invece ringraziare mia zia se, circa un anno fa, mi ha dato una grossa opportunità: una sua amica, madre di due bambini di sei e otto anni, cercava disperatamente una ragazza come babysitter.
    
    In verità dissi subito a mia zia che non mi sentivo capace, non avendo avuto alcuna esperienza.
    
    Lei insistette perché, conoscendomi, era convinta che il mio aspetto solare, il carattere allegro e gioioso, la mia semplicità mi avrebbero molto aiutato.
    
    Mi feci convincere a tentare, e fu lei stessa che mi accompagnò la prima volta presso l’abitazione di questa famiglia.
    
    Ebbi subito un’ottima impressione delle persone e dell’ambiente e fui subito entusiasta della prospettiva che si andava delineando.
    
    Altrettanto accadde dall’altra parte: anch’io in qualche modo ero riuscita a dare un’immagine di simpatia sia alla mamma sia, soprattutto, ai due ...
    ... bambini.
    
    Non ebbi bisogno di fare ulteriori calcoli: la mattina avrei potuto tranquillamente frequentare l’università poiché il mio lavoro si sarebbe limitato dal tardo pomeriggio fino la sera.
    
    Il compenso orario era come non avrei mai sperato e quindi avevo subito deciso: il lunedì successivo sarebbe stato il mio primo giorno di lavoro come babysitter.
    
    Ero soddisfatta di questa nuova organizzazione della mia vita e mi sentivo anche più tranquilla.
    
    Il pomeriggio alle 16,30 andavo a prendere i bambini a scuola, aiutavo il più grande a svolgere i compiti, giocavamo insieme tutti e tre, poi gli preparavo e davo la cena in attesa che tornasse a casa uno dei due genitori.
    
    In effetti, sia il papà, sia la mamma, erano molto impegnati dal lavoro e, come mi ero resa conto, difficilmente i loro tempi coincidevano.
    
    Mi trovavo perfettamente a mio agio: la signora Chiara, simpaticissima, aveva circa trentacinque anni e il marito, Fabrizio, forse qualcuno in più, ma non ne ero completamente sicura perché lo avevo solo intravisto da lontano.
    
    In seguito quando capitò l’occasione rimasi sorpresa nell’apprendere che invece aveva quasi quarantasei anni: caspita! Se li portava molto bene.
    
    Fisico sportivo, sguardo tenebroso ma intrigante.
    
    Devo ammettere che era un bell’uomo e più ci parlavo più lo trovavo interessante.
    
    Frenavo e limitavo il sorgere di ogni mio ulteriore pensiero ricordandomi che Fabrizio aveva l’età di mio padre.
    
    Ma tra il dire e il fare…. !
    
    Spero solo che i ...
«1234...7»