1. Cap: Grida di Piacere


    Data: 25/12/2018, Categorie: scambio di coppia Autore: Patrizia V., Fonte: EroticiRacconti

    ... si vede lontano un miglio che non abbiamo dormito nel nostro letto, nessuna delle due…
    
    Ma ancora, a Cap questo è normale.
    
    Mi eccita pensare che abbia fatto l’amore con Eva: lei, che provava repulsione per le altre donne. Di solito sono io quella cui piace pervertire le donne etero e iniziarle ai piaceri di Lesbo, ma stavolta è stata Eva a condurre l’iniziazione: per lei era una sfida… E mi piace pensare che Lise le ricordasse me.
    
    Lei esita, incerta su come liberarsi di me e proseguire verso casa, e il suo aspetto vulnerabile risveglia la predatrice che è in me.
    
    D’impulso, la afferro e l’attiro a me per baciarla in bocca.
    
    Lise è colta di sorpresa e dapprima non resiste; poi istintivamente s’irrigidisce, ma io sono più forte e le caccio la lingua in bocca mentre la stringo saldamente fra le braccia.
    
    Sento il tepore dei suoi seni contro il petto mentre attorciglio la lingua alla sua e assaporo il profumo della fica di Eva sulle labbra carnose della tedesca.
    
    Lise si rilassa dopo un attimo: Eva deve averla davvero domata.
    
    Le appoggio le mani sul culo alto e stretto e mi strofino un po’ contro di lei: lei ha i tacchi più alti, e siamo quasi alte uguali.
    
    L’attiro a me nella penombra del portone d’ingresso ai condomini di Port Ambonne, davanti a un negozio chiuso; poco più in là c’è il Melrose, ma è chiuso da ore e i negozi apriranno solo nel pomeriggio. A quell’ora del mattino in giro ci sono solo famigliole dirette in spiaggia e sposini che vanno a fare ...
    ... la spesa per colazione: nella zona dei locali notturni non c’è nessuno.
    
    La palpeggio con gusto, controllando la merce che Eva si è goduta per tutta la notte.
    
    Lise è asciutta come un’acciuga: non è muscolosa come me, ma non ha un filo di grasso addosso… A parte il silicone che le riempie le tette, naturalmente, ma non si può avere tutto dalla vita.
    
    Mentre le palpo il culo mi accorgo che si sta finalmente rilassando: la sua lingua comincia a vorticare intorno alla mia, in un bacio proibito e promettente…
    
    Mi stacco da lei e la fisso perentoriamente negli occhi chiarissimi.
    
    - In ginocchio – ordino seccamente – Leccami la fica!
    
    Lei impallidisce, esita guardandosi intorno spaventata: - Ma…
    
    - Obbedisci!
    
    Le serro il collo con una mano come se volessi strozzarla, mentre con l’altra le strizzo una tetta. Lei fa una smorfia di dolore, poi lentamente scivola in ginocchio davanti a me mentre io allargo appena le gambe.
    
    Sento le sue mani accarezzarmi le cosce nude mentre risalgono verso l’alto per sollevarmi l’orlo del vestito.
    
    Non porto le mutandine: non le metto quasi mai per conto mio, ma a Cap non si usano proprio. Così qundo mi solleva l’abitino sul avanti si trova subito a tu per tu con il mio pelo biondo, piacevolmente umido di desiderio, e non solo…
    
    - Lecca – ripeto con voce piatta – Ho ancora voglia…
    
    Lei forse vorrebbe protestare ancora, ma io le strattono i capelli e così le faccio cambiare idea: accosta il viso al mio sesso e dopo un’ultima ...
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