1. Lei


    Data: 22/12/2018, Categorie: Etero Autore: mudcrawler, Fonte: EroticiRacconti

    La vedo entrare dalla porta del bar.
    
    Con decisione cammina verso la cassa e ordina qualcosa. La guardo pagare, girarsi, uscire e sedersi a due tavolini da me. Cerco di dissimulare e con gli occhi torno alla rivista che sto leggendo; non faccio neanche finta di leggere, sto solo cercando di sentire il suo profumo sopra la mia tazzina di caffè che prontamente bevo prima che si raffreddi. Mentre rollo una sigaretta sto pensando a cosa potrei dirle.
    
    Stento a credere ai miei occhi quando lei estrae dalla borsa una rivista di musica e si mette a leggere. Se fossi un uomo andrei lì e le sfoglierei le pagine fino alla recensione di un mio gruppo, pieni voti. Rido con me stesso e accendo la sigaretta.
    
    Il mio sguardo percorre il suo vestito leggero fino ai sandali di pelle, i cui lacci salgono sulla gamba creando un intreccio perfettamente simmetrico. Normalmente inizierei a pensare a quanto ci abbia messo per legarli così, in questo momento invece mi ritrovo a sognare di sbrigliare quei nodi lentamente per poter baciare i suoi piedi. Mi darebbe del pervertito probabilmente. Impuro, sporco. Deviato. Vomitevolmente umano.
    
    Eppure non posso farne a meno, la guardo ancora una volta, sento le mie mani sul suo viso mentre la bacio appassionatamente. Sentirà che ho appena fumato, le farà schifo senza alcun dubbio. Sento i suoi capelli fra le dita, il profumo di pulito dei suoi vestiti, tutta la leggerezza che porta il suo sorriso.
    
    Le mani percorrono la sua schiena, sento i ...
    ... suoi seni contro di me, vorrei stringerla fino a inglobarla dentro di me, vorrei sentire la sua perfezione nelle vene. Non c’è bar, non c’è tavolino, non c’è niente, ci siamo noi due nel vuoto; beh, ci sono io nel vuoto.
    
    Il vestito cade, l’intimo non c’è, i miei occhi non reggono, li sento saturarsi e la vista si oscura; inizio a baciare le sue spalle alla cieca, le sollevo i capelli e le bacio tutta la schiena, salendo e scendendo continuamente fino a passarle la punta della lingua dal fondo della schiena fino alla nuca, scatenando in lei un brivido che la scuote. Mentre in piedi continuo a baciarla da dietro, le mani si portano sui suoi seni perfetti, abbondanti ma non esagerati, candidi e soffici. Mi sento fuori luogo, impacciato, inadatto alla sua bellezza.
    
    Quando torno davanti a lei siamo entrambi nudi e in piedi. Riprendiamo a baciarci ma questa volta c’è una parte di me che si intrufola tra le sue gambe e inizia a sfregare lentamente. Mentre le lingue si incontrano la sento farsi scivolosa laggiù, ansima e mi morde il labbro, mi guarda e sorride imbarazzata. Mi sento in colpa per quello che sto facendo, mi sembra di imbrattare un’opera d’arte: cerchi di toccare la perfezione ma quando la tocchi non è più perfetta, l’hai modificata, forse rovinata. Vorrei avere la forza di fermarmi.
    
    Invece sento le sue unghie sulla schiena, all’inizio quasi fanno il solletico ma con l’aumentare dei suoi ansimi si fanno più decise e le sento graffiare, un leggero dolore che non fa ...
«12»