1. Un vecchio amico


    Data: 02/11/2017, Categorie: Masturbazione Tabù Comici, Autore: _ele, Fonte: xHamster

    Non mi ricordo esattamente perché mi ritrovai in quel bar, una mattina dello scorso stettembre.
    
    Avevo voglia di qualcosa che addolcisse l'inizio di una giornata che sarebbe stata particolarmente stressante a lavoro.
    
    Stavo seduta ad un tavolino in un angolo abbastanza isolato, cercando di restare composta in uno degli abiti che meglio mettono in mostra i miei punti forti: scollo non volgare ma profondo al punto giusto, da cui si intravedeva il segno del mio seno leggermente stretto dal tessuto blu, fascia in vita che ne esaltava il giro snello e gambe scoperte, accavallate volutamente in una posa al limite del sensuale.
    
    Mentre calma mi godevo la colazione, fantasticavo su quanti clienti mi avessero già notata, orgogliosa dell'aspetto da trentenne attraente che ero consapevole di avere, mai trattenuta dall'ammetterlo.
    
    Proprio in quel momento, notai l'uomo seduto accanto al mio tavolo, che col giornale in mano mi guardava con la coda dell'occhio e sembrava incerto sul da farsi.
    
    Capii subito perché, riconoscendolo con sorpresa.
    
    Era Andrea! Un vecchio compagno di liceo, la mia più grande cotta e anche uno dei miei più grandi rimpianti.. Non lo avevo mai rivisto e mai ero riuscita a portare a termine niente di concreto con lui.
    
    Era in imbarazzo, anche lui mi aveva riconosciuta da poco, immaginai. Decisa a prendere in mano la situazione, cosa che non avrei mai fatto da timida studentessa un po' introversa, mi alzai e rivolgendomi a lui lo salutai con un gran ...
    ... sorriso.
    
    Il suo viso si distese subito, mi aveva riconosciuta ma forse ancora stentava a credere che mi fossi trasformata tanto da diventare una donna così bella (sempre parlando con modestia) e quasi lo metteva a disagio.Andrea non era da meno. Si teneva in forma il ragazzo... notai quando si alzò per stringermi la mano.
    
    Qualcosa si riaccese appena ci guardammo negli occhi, l'intesa che c'era sempre stata tornava insieme ai ricordi. Mi ero dimenticata l'allegria che riusciva a trasmettermi, e anche di quanto fosse accattivante il suo sguardo.
    
    Durante i convenevoli mi soffermai sul suo fisico statuario, le spalle e braccia asciutte ma possenti, vestite da una giacca elegantissima.
    
    Ritrovai nel viso la stessa espressione buona che vidi l'ultima volta tanto tempo prima, ma era più misterioso, più uomo che ragazzino un po' impacciato. Essendo io un metro e ottanta, vidi con piacere che nonostante i miei tacchi mi superava in altezza, è una delle cose che in uomo più mi rassicurano.
    
    - Che piacere rivederti Elisa, dopo tutto questo tempo! Come abbiamo fatto a ritrovarci solo adesso..
    
    - Hai ragione, ne è passato di tempo, dai dimmi, come va?
    
    - Lavoro da qualche anno come rappresentante per la ditta ***, buono stipendio e mi piace l'ambiente. In più convivo con la mia ragazza da circa un anno..
    
    Dentro di me la notizia mi scosse un po', era come se dessi per scontato che non avesse nessuna. Ma io ero addirittura sposata!!!
    
    - In lavoro a tempo pieno in un ...
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