1. Tu, Io, lei, l’altro


    Data: 19/12/2018, Categorie: Etero Autore: Malena N, Fonte: EroticiRacconti

    ... fare così, come domenica. Puoi farti sentire, anche se ero a pranzo fuori e non da sola, per ricordarmi cosa ti aspetti da me, come mi posso divertire e con chi. Puoi farmi parlare, spiegare, argomentare e poi lasciarmi ancora così, con tutte le parole dette che non hanno trovato sfogo.
    
    E ricompari, ora, e più stronzo di prima lo dici, così, d’improvviso.
    
    “Te l’ho detto. Stamattina è così, e la signora mi ha fatto proprio divertire.”
    
    E non può essere, no, non può essere.
    
    Invece sì!
    
    Perché tu puoi fare così, oggi, lunedì.
    
    Puoi farti fare una sega da quella bucchina che ti ha messo gli occhi addosso e le mani sul cazzo.
    
    Perché non te la sei scopata, no. Non te la sei scopata.
    
    “Mi ha fatto un sega, una sega e basta.”
    
    Una sega. Le mani sui pantaloni e poi nelle mutande per trovarti caldo e pronto. Il cazzo in mano, una mano nuova, una mano che non è mia.
    
    E hai goduto come volevi godere. Un momento, un fottuto momento, senza strascichi, senza lagne. Sei venuto, sborrando a terra, senza di me, che invece ti avrei chiesto di venirmi in mano. Per leccarmi le dita, per sentirle sporche di te. E se nel caso mi fossi persa qualche goccia, a pecora, a terra, l’avrei raccolta con la lingua.
    
    E sono gelosa, cazzo! Gelosa. E ...
    ... bagnata.
    
    Perché si! Mentre mi parli, ti vedo.
    
    Eccitato, voglioso. Con i pantaloni aperti e le mutande appena abbassate. La sua mano che te lo impugna e gli occhi maliziosi nei tuoi.
    
    E ce lo hai duro, fottutamente duro. Ti lasci andare al suo tocco, mentre lei, lentamente, fa su e giù fino alla base scoprendo la cappella liscia e viola. Ti smanetta, ti sega. Saggia la tua consistenza. Aumenta il ritmo, stai per godere. Io ti guardo, vi guardo. E vorrei esserci anch’io. Per farti passare dalla sua mano alla mia bocca, per ingoiarti tutto, per sentirti fino in gola. Per lasciarla lì, a mani vuote e farle vedere come si fa godere un fottuto bastardo come te.
    
    E godo anche io, si, godo anche io. E indecentemente.
    
    Perché tu puoi fare così, oggi, domani, dopodomani.
    
    Puoi dirmi che ti è piaciuto, che ti sei divertito. Che hai fatto ciò che volevi e come volevi. Senza tirare in ballo tutto quello che, io, tiro in ballo ogni volta.
    
    Perché puoi usare tutto contro di me, ogni parola, ogni gesto, ogni cosa.
    
    Puoi dire e fare. Fare e disfare. Arrivare, sparire. Tornare, riandare.
    
    Io sarò qui, con la solita ed incessante lagna.
    
    E ti leccherò quel cazzo che ti sei fatto fare in mano da un altra. E te lo prenderò in bocca con la bocca sporca di un altro. 
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