1. E la chiamano estate (Toccami)


    Data: 17/12/2018, Categorie: Etero Autore: pink_, Fonte: EroticiRacconti

    [vuoi davvero sapere come prosegue questa storia?]
    
    Il signor Innocenzi si alza in piedi, fra le vampe del più cocente imbarazzo. È stato appena colto, completamente nudo, a masturbarsi sul letto della sua vicina di casa.
    
    Vorrebbe scusarsi, ma le parole gli muoiono in gola, vorrebbe sparire, dileguarsi come un illusionista, sa che lei adesso si metterà a urlare, gli dirà che è un porco schifoso, chiamerà la polizia e lo arresteranno.
    
    Niente di tutto questo, però, succede in quella camera da letto.
    
    Lei se ne sta poggiata allo stipite della porta, le braccia conserte e lo guarda. Lo guarda con un’espressione del volto che non può essere fraintesa: sta sorridendo. Per niente spaventata appare avvolta da una luce quasi mistica, forse ancora più bella di quanto lui abbia mai immaginato. Lo guarda e sorride. Poi parla:
    
    «Mi scusi, non volevo spaventarla».
    
    È lei che si sta scusando? Lui strabuzza gli occhi incredulo, sempre in assoluto e colpevole silenzio.
    
    «Forse è colpa mia – continua lei con quella voce da sirena – in questi giorni ho un po’ esagerato».
    
    Ecco la conferma, lei sa, ha sempre saputo! Maleducata e meravigliosa, al suo sorriso si perdona tutto.
    
    «Vede, caro signore, il fatto è che, a me, piace essere guardata».
    
    Poi si muove, cammina per la stanza, leggera come una ninfa delle acque, si guarda attorno, si avvicina a un vecchio stereo e, semplicemente sfiorandolo, gli dà vita.
    
    Lui la segue con lo sguardo, quella donna non si muove, danza. ...
    ... Oscilla nel mondo dispensando femminilità. Dalle casse del vecchio stereo fluisce il suono dei violini che riempie ogni cosa.
    
    «Le piace questa canzone?» dice lei ondeggiando.
    
    Guglielmo annuisce, ancora nudo, con le mani a coprire la sua indecente erezione.
    
    «Perché non balliamo?» si illumina lei, come a fare il verso a uno dei racconti più celebri di Raymond Carver, già, perché non balliamo?
    
    Ora lui deglutisce forte, trova assurdo quello che sta succedendo, si chiede addirittura se ha capito bene, se per caso sia riuscito davvero a sparire e lei stia parlando a qualcun altro, magari a uno dei suoi marinai tatuati.
    
    Ma non c’è nessuno su questa nave dondolante, nessuno a parte lui, il mozzo di bordo a cui è stato appena proposto di diventare capitano, anche solo per un giorno. Il giorno più bello della sua vita. Abbassa lo sguardo su di sé, come a dire che forse il suo abbigliamento è poco adatto a un ballo da crociera.
    
    Lei piega appena la testa e gli regala il diamante di una risata cristallina «Ha ragione, dobbiamo assolutamente rimediare».
    
    Il signor Guglielmo Innocenzi gode di ottima salute, in quasi cinquant’anni il suo cuore mai ha mostrato segni di cedimento. Fino a oggi. Nel momento esatto in cui quella donna, davanti ai suoi occhi, inizia lentamente a denudarsi. Potesse farlo ora un esame cardiologico, scoprirebbe di essere nel bel mezzo di un dolcissimo infarto.
    
    Ma per ballare con quella splendida creatura, val la pena anche di crepare.
    
    Ora, ...
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