1. Vacanza a tenerife 1° parte


    Data: 16/12/2018, Categorie: Etero Autore: Liana1989, Fonte: Annunci69

    ... qualcuno in questo momento mi giudicherà, ragazza molto leggera, i piú benevoli, meglio non pensare ai commenti degli altri, ma sono fatta così e mi piace questo mio modo di vivere le avventure.
    
    Così abbracciati abbiamo proseguito seguendo il sentiero illuminato, all’improvviso si è fermato, ha preso il viso fra le mani e guardandomi negli occhi, senza dire una parola ha incollato le sue labbra alle mie, nessuna resistenza da parte mia, ho accettato la sua lingua, ho offerto la mia, da quel momento è cominciata la bellissima battaglia delle lingue intrecciate, degli inseguimenti nell’altrui cavità, era un vero maestro, mi ha portata in paradiso, le gambe hanno cominciato a vacillare, le spalline del vestito sono magicamente cadute, il seno offerto ai suoi occhi, alle sue mani, alle sue labbra.
    
    Senza esitare ha cominciato a dipingere il mio corpo con arabeschi fatti con la lingua, contornati dalle calde mani, la punta della lingua leccava, succhiava, mordeva i capezzoli oramai diventati di marmo.
    
    Le mani palpavano, stringevano, strapazzavano i seni con lo stesso amore con cui un fornaio impasta per fare il pane.
    
    Infine decise che loro ne avevano avuto abbastanza, con la lingua cominciò a scendere verso il basso, ora dipingeva il ventre, fece una pausa sull’ombelico, introdusse la lingua, la girò e rigirò, una fiammata, dalla bocca solo mugolii.
    
    Tiro verso il basso la cerniera che bloccava il vestito poco sopra il fondoschiena, cadde ai miei piedi, ...
    ... formando un piccolo cerchio di tessuto.
    
    Le sue mani ritornarono sulla schiena all’altezza delle natiche.
    
    Si fermarono, una pausa molto breve, cominciarono a stringerle, la bocca incollata alla vulva.
    
    Sentivo il calore dell’alito attraverso il tessuto del perizoma, gli umori mescolati alla saliva, l’orgasmo che montava come il magma nel camino del vulcano.
    
    Mordeva il tessuto con i denti, tutto si fece confuso, i mugolii si trasformarono in rantoli, godevo come una pazza.
    
    Si mise a succhiare il miele filtrato dal candido tessuto, l’estasi, il paradiso, spasmi continui squassavano il corpo, in un susseguirsi di ondate tumultuose.
    
    Poi improvvisamente la calma, il ritorno alla realtà, sentii le sue braccia stringermi fortemente, il suo alito nell’orecchio, la sua voce: “a domani mia meravigliosa regina”
    
    Si allontanò, lasciando una scia che sapeva di maschio.
    
    Confusa con addosso il profumo di donna appagata, ma ancora vogliosa.
    
    Ma lui era sparito.
    
    Un piccolo brivido, l’aria si faceva più fresca, raccolsi il vestito, lo indossai, ritornai, nel salone, lo cercai, non c’era, vidi mia sorella, si avvicinò.
    
    “dove sei stata?”.
    
    “in paradiso, all’inferno, non lo so ancora, era un sogno o era realtà?”.
    
    “ehi! per caso hai bevuto?”
    
    “lo sai che sono quasi astemia”.
    
    “vieni ti porto a letto non me la racconti giusta”.
    
    Mi prese sottobraccio accompagnandomi al bungalow, mi aiutò a spogliarmi, vide lo slip bagnato, mi guardò negli occhi, non aprivo ...