1. La sera delle perversioni (seconda parte)


    Data: 13/12/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: pato3, Fonte: Annunci69

    ... intrattenni molto poco ovviamente, sia perché era sempre la stessa, buonissima, fantastica, minestra, sia perché era stata abbondantemente scopata ed era esausta. Mi piaceva passare da una all'altra con rapidità.
    
    Le misi tutte e quattro a pecora e ricominciai il giro, molto rapidamente, poche penetrazioni ciascuno, ancora Sara, ancora Chiara e ancora Carolina. Mentre penetravo una masturbavo le altre. Prima di penetrare una, la leccavo. Arrivato a Valentina, era lì che volevo finire, le leccai figa e culo fino a renderla fradicia, poi dopo le canoniche botte a pecora, mi distesi e la feci mettere sopra, dovevo godermi al massimo quelle tette. Sotto i colpi del mio cazzo ballavano e sotto gli schiaffi delle mie mani ballavano ancora di più. Poi la strinsi a me e, mentre lei con un sapiente movimento di bacino guidava la scopata, mi concentrai sul suo seno. Ce l'avevo in faccia con tutto il suo peso e l'aiuto gentile della forza di gravità. Leccavo quei capezzoli, poco interessato del fatto che due diverse sborrate li avevano inondati. Ma la cosa che amavo di più era stringerle entrambe e puntarmele contro come fossero due cannoni. Stavo per sborrare ma dovevo realizzare un ultimo fantastico desiderio. Chiamai a me Chiara, volevo leccarle la figa. Così si sedette sopra di me, le mie mani erano sui suoi seni, il mio cazzo dentro Valentina. Chiamai Carolina, volevo le tette in faccia, volevo soffocare tra tette e figa. La mia lingua era un secondo cazzo, penetravo e facevo ...
    ... godere non poco Chiara. Sentii che necessitava di essere scopata. Allora chiesi il cambio. La feci stendere a pancia in giù, le entrai nella fica da dietro e feci mettere Valentina cavalcioni davanti a me, sulla schiena di Chiara, in modo da avere ancora le sue fantastiche tette. Affondai la faccia tra i suoi seni e lì rimasi finché sborrai dentro Chiara.
    
    Quando ci ricomponemmo, toccò a me estrarre: - "Se è vero quello che ci dice Sara, voglio una leccata di figa da Stefano"
    
    - "Ahahah cosa dice?"
    
    - "Di chi è?" erano due in ballo, ma tutti avevano capito che era di Valentina. Valentina invece non sapeva proprio di che si stesse parlando. Era Chiara, la dolce, casta Chiara che voleva che il compagno di banco di sempre del suo ragazzo le leccasse la figa fino a dove poteva con la sua lingua.
    
    - "Dice sempre che ha la lingua lunga in tutti i sensi" disse Chiara quasi con il tono di voce di chi vuole giustificarsi. Al ché Gigi rispose:
    
    - "Ehi, nella giungla tutto è permesso!"
    
    - "Non era un falò?"
    
    - "Lecca quella figa e stai zitto!!"
    
    Partì un coro inneggiante il nome di Stefano, e Sara ormai era rassegnata, ma aveva anche l'accondiscendenza di chi sente di avere qualcosa da farsi perdonare (nella fattispecie il mio cazzo).
    
    Stefano però ricordò a tutti che avevo appena riempito di sborra quella figa, dopo averla abbondantemente leccata. Qui si creava un evidente problema, che tuttavia Chiara, essendo come sempre molto comprensiva, comprese e accettò. Un po' mi ...
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