1. Le stalle


    Data: 11/12/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Lady Alexis, Fonte: EroticiRacconti

    Prima di arrivare ai box dove Iskra teneva alcune delle sue proprietà, il gruppo si fermò alla postazione medica di Chanel. La dottoressa aveva appena finito di lavorare la prostituta bionda.
    
    Terminato il breve esame medico ed aver appurato che la donna non soffrisse di malattie appuratili ad occhio, Chanel iniziò a vestirla come richiesto da Iskra. Per gli esami del sangue ci sarebbe voluto qualche giorno, ma per il momento la si poteva lasciare stare nel suo recinto.
    
    Con l’aiuto di una serva da stalla, un altro tipo di schiava al servizio di Iskra, Chanel vesti la bionda da ponygirl.
    
    Per alcuni padroni le ponygirl erano un magnifico esempio di arte feticista e dominazione. Per altri uno sport da competizione. In ogni caso le schiavi o gli schiavi vivevano una vita animalesca. Venivano nutrirti, addestrati e usati come animali.
    
    Quella prostituta ucraina dalle gambe lunghe sarebbe diventata un altro pezzo della collezione di Iskra. Oppure l’avrebbe rivenduta ad un prezzo esorbitante a qualche padrone voglioso di possedere una puledra addestrata e bella. La bionda non era un gran che a bellezza. Ci sarebbero voluti giorni di allenamento per far tornare sodo il suo culo. Magari Chanel avrebbe dovuto usare il suo bisturi su un paio di punti.
    
    Messo il corsetto la donna apparve già molto più magra e il seno più gonfio. Le mani vennero ammanettate davanti al collare sul collo. Le ponygirl non potevano usare le braccia, e neppure parlare. Con un po di educazione la ...
    ... bionda avrebbe imparato a comunicare in altri modi i suoi bisogni. L’ultimo tocco furono gli stivali da ponygirl senza tacco e con i talloni rialzati. Quella calzatura rendeva le ponygirl molto più alte del normale e in gara dava loro anche più slancio. Facendosi aiutare dalla donna del camion, la nuova ponygirl venne accompagnata nel suo recinto. Anche se un impedita all’inizio, presto si sarebbe abituata al quel suo nuovo modo di camminare. E allo stile di vita da animale.
    
    -Prossima.- Disse Chanel cambiando la carta sul lettino.
    
    La pigmea con Asta al cappio spinse la sua vittima ancora intontita sul lettino. Il lettino era molto diverso da quello nell’ufficio di Chanel. Sui bracciali e i poggia gambe erano stati messi dei ceppi di ferro per bloccare le sventurate e gli sventurati che ci capitavano sopra.
    
    Chiusi i ceppi Asta si ritrovò bloccata sul lettino a pancia in su e con le gambe divaricate.
    
    Per prima cosa Chanel uso un forbice per tagliarle il vestito. Ormai era ridotto ad uno straccio.
    
    Tornata in se Asta, andò nel panico vedendosi spogliata davanti alle altre donne.
    
    -No! Lasciatemi!-
    
    Ma nessuna di loro volle sentire le suppliche di quella vacca. Chanel le tappo subito la bocca con un grosso pezzo di nastro. Infilatasi un nuovo guanto infilò le dita nella vagina di Asta senza essersi prima neppure lubrificata, o aver chiesto il permesso. Asta strabuzzò gli occhi sentendosi trafitta dove neppure il cazzo di suo marito era passato da anni.
    
    -Sembra ...
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