1. La mia ragazza fuori sede: lo spettacolo privato di valentina… ma non per me (cap. 2)


    Data: 21/09/2017, Categorie: Tradimenti Autore: HotPirate, Fonte: Annunci69

    Dopo l’accaduto, il pranzo dei quattro si concluse rapidamente e senza eventi degni di nota ad eccezione di qualche battutina da parte di Carla e Ludovica che sghignazzando, sbeffeggiavano Valentina mimando con la mano e la bocca il gesto di un pompino ogni qualvolta che Giovanni si distraeva. Al momento di saldare il conto però Giovanni confermò la sua natura da cafone uscendo per fumare una sigarette e lasciando Valentina a pagare anche la sua parte. E pensare che io non ho mai permesso a Vale di usare i suoi soldi quando uscivamo insieme…
    
    Dall’ampia vetrata del ristorante guardai le tre ragazze, che una volta pagato, si diresse anche loro a fumarsi una sigaretta in compagnia di Giovanni continuando a scherzare sull’accaduto. Valentina non sembrava minimamente turbata, anzi appariva molto più spigliata del solito mente chiacchierava con le amiche mimando con le mani le dimensioni dell’arnese di Giovanni; e pensare che anche solo una domanda sul sesso da parte di un mio amico generalmente le provocava un tale imbarazzo da restare zitta per tutta la serata. Come cambiano le persone…
    
    Finita la sigaretta Carla e Ludovica salutarono i due e si diressero nuovamente vero l’università. Valentina e Giovanni invece decisero di riposarsi un po' su delle panchine che si trovavano nella piazza davanti al ristorante. Visti così facevano quasi tenerezza, lei accucciata alla lui come due sposini, con l’unica differenza che lei era la mia ragazza! Dopo un po' però quelle tenere ...
    ... carezze che lui gli stava facendo si trasformarono in qualcosa di più spinto. Infatti Giovanni aveva portato la manina di Vale sopra la sua patta, e incurante del fatto di poter essere visto da uno dei tanti passanti, le aveva imposto con la sua mano uno sfregamento continuo e deciso. Quel giochetto, che a me inspiegabilmente provocò una nuova erezione, continuò per circa dieci minuti fino a quando Vale non si accucciò di sua spontanea volontà con la testa all’altezza della patta dei pantaloni di Giovanni. Dalla mia posizione non potevo essere sicuro di cosa la mia ragazze stesse facendo a quello stronzo ma potevo immaginare che gli stesse mordicchiando il cazzo attraverso il tessuto dei jeans. La mia teoria fu confermata quando i due si alzarono dalla panchina e potei notare un’evidente macchia di saliva sul cavallo dei pantaloni di Giovanni dai quali sporgeva un bozzo prorompete. I due, ora mano nella mano, si dettero un bacio e poi Vale disse qualcosa che potei solo immaginare essere tipo “Andiamo a casa”.
    
    Così mi affrettai anche io a pagare il conto e mi misi di nuovo a pedinarli a distanza. Non sapevo bene il perché ma nella mia testa l’unica idea lucida che avevo era quella di seguirli e capire fino a che punto Vale si sarebbe spinta con quel palestrato di merda. Inoltre non potevo negare che questa situazione, nonostante la rabbia e la gelosia iniziale, mi stava eccitando notevolmente e la cosa mi turbava ancora di più.
    
    Dopo circa venti minuti che li stavo seguendo i ...
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