1. Il venditore ambulante 4 -cieca follia- vii


    Data: 09/12/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Soundserio, Fonte: Annunci69

    Nei giorni a seguire sbrigai tutti i documenti e iniziai a prepararmi psicologicamente per quell’avventura in montagna, non avevo assolutamente voglia, ma allo stesso tempo ero davvero curioso di vedere la famosa pianta oggetto dello studio e di conoscere gli altri colleghi che avrebbero seguito il progetto. Giunto il sabato pomeriggio ero praticamente arrapato, saper già che per due lunghe giornate non avrei toccato nessun uomo mi rendeva irrimediabilmente insoddisfatto, dovevo placare assolutamente le voglie. Preso da quel caldo interiore iniziai a scorrere in rubrica, cercavo chi potesse soddisfarmi: Edoardo questo week end non era in città, Claudio non voleva più sentirne parlare, Franco stava a lavoro e Luigi non mi sarebbe dispiaciuto, ma avevamo già appuntamento per il pappagallo giovedì prossimo. Continuai a scorrere fino a Marco –“Magari”- esclamai ad alta voce, ma fu abbastanza chiaro, se volevo rivederlo era non dovevo contattarlo. Alla fine tornai su, avevo completamente scordato Bachisio –“Ei bello come va?”- scrissi con velocità e accendendo una sigaretta durante l’attesa –“Tutto bene, festeggio al bar la vittoria con i compagni di squadra, e tu maialina?”- l’idea di tutti quei maschioni in festa mi piaceva assai tanto da provocarmi un ulteriore erezione –“Tutta sola a casa e.. indovina un po’ di cosa ho voglia..”- amavo flirtare con gli uomini –“Fammi indovinare un po’.. qualcosa di lungo e duro?”- , -“Mi sa tanto che hai indovinato.. ho già una mano dentro le ...
    ... mutandine..”- , -“E che fai birichina?”- , -“Mi sto toccando mentre ti penso, mi raggiungi?”- , -“E cosa mi faresti?”- , -“Di cosa ha voglia lo stallone”- cercando di conoscere le sue fantasie giornaliere –“Voglio che mi attendi in ginocchio sul tappetino d’ingresso bendata”- la lettura di quelle parole mi fece quasi sborrare al solo pensiero –“Ti aspetto”- , -“Vuoi prenderlo tutto?”- rispose allegando una foto del suo pacco gonfio nascosto dalla tuta –“Mmmmh lo voglio”- , -“Vieni a prenderlo”-. Ero talmente preso da quel momento che l’avrei raggiunto per davvero –“Dove sei?”- , -“Al bar”- , -“Si, ma dove? Ti raggiungo sul serio”- , -“Fai la brava, è rischioso qui”- , -“Lasciami fare tranquillo. Dove?”- , -“Siamo al ********* conosci?”- , -“Si, ma c’è anche Marco?”- , -“No è andato già via”- , -“Dammi venti minuti”- , -“Ma che vuoi fare?”- non risposi al messaggio. Tutta eccitata dalla situazione che si stava creando filai in camera a indossare qualcosa di comodo, jeans, maglia, tennis e giacchino di pelle. Chiusi la porta alle mie spalle e mi incamminai verso i calciatori non molto distanti da casa, quindici minuti a piedi.
    
    Durante il percorso scrissi un sms a Bachisio –“Sto per arrivare, entro prendo un caffè e subito dopo mi dirigo al bagno dove ti attenderò, aspetta il mio segnale”- , -“Sei pazzo”- rispose all’istante. Una volta dentro mi accorsi che il bar era praticamente invaso da calciatori in tuta sportiva che brindavano, fumavano e chiacchieravano sulla partita ...
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