1. Tutto...10 anni dopo...


    Data: 09/12/2018, Categorie: Etero Autore: MakuMah, Fonte: EroticiRacconti

    E' un caldo pomeriggio di luglio, il sole è alto nel cielo e il termometro segna 35 gradi.
    
    Sto salendo in treno, accaldato, dopo un appuntamento di lavoro durato più del previsto,
    
    cerco il mio posto numerato in questo nuovissimo treno ad alta velocità che in 3 ore mi riporterà a casa.
    
    Prendo il telefono e programmo il condizionatore a casa. non vedo l'ora di arrivare, togliermi vestito e camicia che mi hanno oppresso tutta la giornata e stendermi in boxer sul divano a bere qualcosa.
    
    prima di tutto questo però devo affrontare il viaggio così decido di prendere il mio inseparabile surface, collego le cuffie e comincio a guardare una serie TV su netflix.
    
    in tutta onestà questa nuova serie non è nulla di che e la stanchezza fa si che le scene che scorrono non riescano a vincere la pesantezza delle palpebre.
    
    Mi sento sfiorare un braccio, apro gli occhi ancora dormiente ma anche spaventato,
    
    devo ancora capire chi ho davanti e sento:
    
    "Sei un bastardo, questa situazione non puo' continuare" e il rumore di una sgommata
    
    gli occhi cominciano a mettere a fuoco e capisco che l'audio era ancora proveniente dalle cuffie e mi tranquillizzo togliendole
    
    di fronte a me ho Giulia, una vicina di casa d'infanzia...
    
    mi prende le mani mi fa alzare e mi abbraccia
    
    sono almeno una decina d'anni che non ci vediamo e il destino ha voluto farci rivedere qui, prenotandoci 2 posti uno di fronte all'altra in un freccia rossa
    
    la guardo da testa a piedi. l'ultima volta ...
    ... che ci siamo visti avevamo 19 anni, ora alla soglia dei 30 la scruto e noto che non è cambiata di una virgola
    
    piccolina, alta 1m e 60
    
    capelli corti neri
    
    abbronzatura impeccabile
    
    sorriso a 300 denti
    
    snella con il sedere "piatto"
    
    ma con la sua quinta abbondante che l'ha sempre contraddistinta
    
    cominciamo a parlare
    
    anzi onestamente parla solo lei, e capisco che sta tornando a casa dalla spagna (dove da diciottenne era andata a studiare e si era fermata in seguito a lavorare) perche' aveva ricevuto un offerta di lavoro vicino a casa
    
    andiamo a pescare nei cassetti della memoria tutta la nostra infanzia
    
    i tre anni dell'asilo quando andavamo e tornavamo accompagnati ma sempre presi per mano
    
    i 5 anni delle elementari sempre nella stessa classe e con tutti i pomeriggi passati assieme
    
    i 3 di medie quando le sue forme cominciavano ad esplodere e il mio cuore a battere forte
    
    e infine gli anni successivi quando ci vedevamo meno il mio interesse rimaneva fortissimo ma la mia timidezza mi ha sempre impedito di farglielo sapere
    
    il tempo passa i ricordi tornano a galla ma il mio sguardo dai suoi occhi verdi cade sempre piu' di frequente verso il basso, attirato dalla scollatura profonda e dalla stoffa tirata in prossimità dei capezzoli
    
    la temperatura all'interno del treno e' quasi polare e quello deve essere un chiaro segnale del suo corpo ad indicarlo
    
    il sangue comincia a spostarsi rapidamente concentrandosi in zone che provvedo subito a coprire ...
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